San Marcello Piteglio – Osservatorio
Astronomico della Montagna Pistoiese
GAMP – Gruppo Astrofili Montagna
Pistoiese -
Con questa frase si annuncia al
numeroso pubblico presente in sala la scoperta.
Il 12 ottobre sulla prestigiosa rivista
scientifica NATURE veniva pubblicato l'articolo dal titolo:
“The size, shape, density and ringof the dwarf planet Haumea from a stellar occultation”, il
cui principale autore è l'astronomo spagnolo José
Luis Ortiz,
ricercatore dell'Institute of Astrophysics of Andalusia (IAA-CSIC), a
cui è stata attribuita la scoperta del pianeta nano HAUMEA nel 2005.
Il
21 Gennaio 2017 alle ore 03:06:00 Haumea di mag. 17.3 occulta una
stella della stessa luminosità. Utilizzando il telescopio principale
da 0.60-m F/4 con un FOV 35'x35' e una risoluzione di 2”/pixel,
riusciamo a riprendere l'evento catturando il lieve calo di
luminosità che ha permesso di scoprire l'anello.
“Noi
abbiamo scoperto che Haumea ha un anello”
Dopo
un silenzio di oltre nove
mesi,
quella
frase, pronunciata con un lieve tremolio della voce, è un terremoto
nell'anima, una
deflagrazione di emozioni che si sprigionano come l'esplosione di una
Supernova. Consapevoli di aver fatto qualcosa al di sopra le nostre
capacità, raggiunto un obiettivo che era custodito nei remoti sogni
di astrofilo, ad un tratto si avvera. E'
reale
come lo stupore della gente in sala, incredula, gioiosa e festosa.
Quel brivido che ti scorre lungo il corpo che rimarrà come una
cicatrice in memoria di un giorno unico, speciale, irripetibile.
Seduti
al tavolo dei conferenzieri i miei collaborati Martina
Maestripieri,
Luca
Nerli,
e Leonardo
Mazzei,
ascoltano in religioso silenzio e con emozione la narrazione, al
momento dell'annuncio della scoperta i loro occhi diventano lucidi,
come in una colonna sonora che
con
forza declamatoria e prepotente rivela finalmente la loro
soddisfazione, in quel momento la tensione accumulata nei mesi
precedenti viene rilasciata come nelle note della
marcia imperiale.
“Noi
abbiamo scoperto che Haumea ha un anello”
Come
un urlo liberatorio, che in un attimo ti fa ripercorre tutta la tua
vita passata al guardare il cielo. Tutti i sacrifici fatti: notte
insonni, giornate passate a risolvere problemi, giorni mesi anni di
studio, discussione, confronti, viaggi, incontri, conferenze,
pubblicazioni, sono racchiusi in fragore. Lo sguardo, un solo
accenno, va ai tuoi familiari e
figli
che in questi anno ti hanno sopportato e supportato nel tuo Hobby.
Già
perché di quello si tratta, un'interesse, una passione, un amore,
che ti travolge e a volte ti cattura portandoti fuori dalla
quotidiana realtà.
Ti
guardi attorno è vedi la soddisfazione del presidente del GAMP
Luciano Tesi che sorride, ma ancora non realizzi che tutto ciò sia
vero, lo sguardo incredulo del sindaco di San Marcello Piteglio Luca
Marmo che fino ad allora era rimasto all'oscuro della vicenda, rende
reale ciò che stai dicendo.
Gli
occhi di Simone e Kevin pieni di gioia, sorpresi ed orgogliosi ti
lasciano dentro l'anima un'emozione forte come
le radici della montagna, e
li comprendi che hai realizzato un sogno.
“Noi
abbiamo scoperto che Haumea ha un anello”
Come
un raggio di sole che irrompe vigoroso nel pumbleo giorno, la
notizia fa il giro del mondo. Sulle principali testate giornalistiche
on-line vedi l'annuncio Haumea Ring: CNN, Planetary Society,
Space.com, Sky & Telescope, ecc. ecc, sui quotidiani La Nazione, Il Tirreno, nazionali , sulla tv locale ecc.
Sorpreso, smarrito, comprendi che
tutto ciò è realtà.
“Noi
abbiamo scoperto che Haumea ha un anello”
Come
il ritornello di una canzone di Eminem,
sintetizza in un attimo la frenesia, la difficoltà, l'emozioni, che
ti hanno accompagnato in questa lunga ed intensa storia.
Il
16 gennaio nella casella di posta elettronica noto una mail inviatami
dall'astronomo DI MARTINO Mario dell'osservatorio di Torino, mi
forward
un messaggio
a firma di Ortiz il quale sta organizzando una campagna osservativa
per l'occultazione stellare di Haumea prevista per il 21 gennaio
2017. Con il team di San Marcello decidiamo di aderire, venendo a
conoscenza che anche l'astronomo Albino Carbognani sarà uno dei
partecipanti. Il suo contribuito
per noi sarà fondamentale.
Il
21 gennaio 2017 per riprendere un fenomeno la cui durata era
stabilita in 112 secondi, sono state effettuate due ore di ripresa.
Ogni scatto da 10 secondi.
Nei
giorni precedenti all'occultazione abbiamo effettuato delle prove
strumentali per poter determinare quale tempo di posa fosse ottimale
per rilevare il fenomeno al
fine di trovare un equilibrio tra raggiungere un sufficiente segnale
rumore e una quantità di punti sufficienti
per i nostri scopi. Vengono
analizzate immagini di archivio con tempi di posa da
4,5,8,10,15,20,30 secondi, dalle quali si estrapolano dati che
vengono graficati per simulare l'evento.
Decidiamo
di utilizzare 10 secondi in considerazione del fatto che secondo le
previsioni noi avremmo visto la stella occultata per circa 90 secondi
con un drop di 0.8 magnitudini, questo avrebbe permesso di avere
almeno 9 punti relativi all'occultazione. Inoltre, come suggerito
da Albino
decidiamo di iniziare
le riprese un ora prima dell'evento con
l'intento di registrare
qualche eventuale
fenomeno: magari scoprire la terza luna di Haumea - oltre alle due
conosciute Hiʻiaka
e Namaka-.
Alla
postazione di comando c'è Martina coadiuvata da Leonardo e Luca. Io
arrivo poco prima dell'inizio previsto. I dati vengono elaborati in
tempo reale. Il grafico di luminosità della stella è piatto, ciò
significa che al previsto orario dell'evento noi non abbiamo
registrato nulla di significativo. L'ora è tarda, le luci dell'alba
arrivano a rischiarare il cielo, ma non certo i nostri pensieri,
lasciamo l'osservatorio dubbiosi, ma si sa l'elaborazione delle
immagini va fatta con calma e sopratutto con un
numero di ore sufficienti
di sonno alle spalle. Nel corso della giornata l'astronomo Albino ci
informa che utilizzando il suo telescopio da 0.80-m non ha rilevato
nessun calo di luminosità. Lo stesso ci riferiscono gli amici pisani
dell' osservatorio di Tavolaia di Santa Maria a Monte Mauro Bachini e
Giacomo Succi, che hanno ripreso l'evento dall'Astronomical Center di
Lajtico (PI) con un telescopio da 0.50-m, struttura di Fabio
Martinelli presente al momento dell'osservazione.
Le
premesse sono tutt'altro che rosee e l'idea di aver assistito ad un
occultazione negativa si fa forte. Un sospiro e via ad analizzare con
vari software le immagini. Qualcosa di significativo salta fuori, ma
l'incertezza che i dati possano avere un dato significativo è alta.
Noi dovevamo avere 8/10 punti più “ bassi” della media, e questi
non c'erano,
vi erano un paio di punti e per di più non all'orario
previsto. Inviamo le immagini al Albino il quale
a sua volta le manda a Ortiz.
Il
23 gennaio arriva la risposta:
“Dear
Albino, Paolo, Congratulations!!!. Wow!!,.Great job!!. It is indeed
the occultation!!. It fits perfectly with the rest of positive
results that we have obtained.”
Successivamente
si è saputo che l'ombra dell'occultazione era sposta di oltre 400 km
ad est con un ritardo di 55 secondi, così ci trovammo sul lembo e non
più nella centralità.
Le
immagini da noi ottenute vengono inviate a Ortiz per un ulteriore
elaborazione.
Da
li a pochi giorni una serie comunicazioni ci fanno comprendere che
c'è qualcosa di grosso, Ortiz ci esorta a non
pubblicare
e
divulgare qualsiasi
cosa
inerente
l'occultazione. Successivamente ci informa che i risultati
dell'osservazione vista da 10 Telescopi (con 12 curve di luce)
daranno vita ad una pubblicazione da inviare a NATURE, specificando
che questi accettano solo il 5% dei lavori ricevuti, incrociamo le
dita ed andiamo avanti.
Nel
frattempo e nell'attesa tante cose si susseguono: ho l'onore di
essere nominato Responsabile
della Sezione Asteroidi dell' UAI – Unione Italiana Astrofili -;
partecipare in qualità di oratore al Convegno Nazionale UAI; al I°
convegno Astrofili Ricercatori; alla presentazione della All-Sky
camera del Progetto PRISMA per il rilevamento dei bolidi presso il
centro di Navacchio (PI) indetta dalla prestigiosa SPACEDyS; al
convegno della Sezione Comete. Ovviamente, siamo in regime di
EMBARGO, pertanto nulla possiamo dire, ne un accenno ne una parola ci
sfugge.
L'11
agosto Ortiz ci comunica che NATURE molto probabilmente pubblicherà
l'articolo sulla prestigiosa rivista, ma dobbiamo ancora aspettare
l'ufficialità. Il tempo scorre in attesa di questa notizia. Il 3
ottobre NATURE comunica che l'EMBARGO finirà l'11 Ottobre alle ore
18:00 UT, e la rivista con l'articolo sarà reperibile il giorno
dopo: 12 ottobre 2017.
Quella
mail verrà letta e riletta centinaia di volte, sembra impossibile ma
è tutto vero noi siamo li citati tra i co-autori di un articolo
davvero importante.
La
tensione
sale alle stelle c'è da organizzarsi, dobbiamo preparare
una conferenza stampa, ma
quando farla ??
Cerchiamo
di capire come si muoveranno gli altri, in un primo momenti pensiamo
di farla il 12 giorno dell'uscita della rivista, poi alla fine la
scelta migliore ricade alle ore 21:00 dell 11 ottobre.
Noi
non abbiamo detto nulla a nessuno, convochiamo
una conferenza stampa senza specificare di cosa si tratti
– aumentando di fatto la curiosità.
Tra gli amici e conoscenti le idee sono le più bizzarre: acquisto di
un nuovo telescopio, scoperta
un NEA particolare, scoperta di
una
cometa ecc.-.
Alcuni
giorni prima della
conferenza stampa siamo in fibrillazione, vogliamo organizzare un
qualcosa che possa essere all'altezza dell'annuncio da fare. Ci
dividiamo i compiti, ogni idea
viene immediatamente comunicata, cosi che i massaggi diventano
infiniti e a qualsiasi ora del giorno e della notte, già perché non
è facile chiudere gli occhi. E cosi in
un clima di
tensione
ed emozione che si può tagliare arriviamo al fatidico 11 ottobre.
Arrivo
in osservatorio poco prima delle 21:00, la sala conferenza è
piena di gente, molta di più di quanto si potesse immaginare. Tra
gli amici non posso non notare Domenico Antonacci presidente
dell'Associazione
Cascianese
Astrofili, Maurizio Feraboli dell AAAV – Associazione Astrofili
Alta Valdera - . In sala sono già presenti il Sindaco Luca Marmo, il
vice sindaco Roberto
Rimediotti,
l'assessore Alice Sobrero, giornalisti locali e poco dopo arriva la
tv locale. Mi fa molto piacere la
presenza di
alcuni studenti che hanno svolto l'attività di
Alternanza-Scuola-Lavoro presso
l'osservatorio,
davvero una bellissima sorpresa e
soddisfazione.
Poco dopo arriva Roberto Bacci, certo non poteva mancare, gli sguardi
si incrociano ma nulla trapela, deve aspettare ancora un po per
scoprire di cosa si tratta.
Alle
21.25 il Vice-Presidente
del GAMP Samuele Marconi introduce la serata, a seguire sarà il
Presidente Luciano Tesi. Poi tocca a me, che pian piano arrivo ad
annunciare la scoperta.
Dopo
intervengono Leonardo Luca (con
il sottofondo della marcia imperiale di Star Wars ) poi è il turno
della
Martina in un clima ancora pieno di emozioni e soddisfazioni.
“Noi
abbiamo scoperto che Haumea ha un anello”
«È
una scoperta sensazionale dal punto di vista scientifico, perché
mette in luce caratteristiche di questi oggetti – come la forma, o
la presenza di anelli – che costituiscono tasselli di un puzzle
nella storia evolutiva del nostro Sistema solare», dice Valerio
Nascimbeni, ricercatore dell’Università di Padova e associato
Inaf, tra gli autori dello studio, «ma è anche un risultato
importante perché dimostra come, in un’epoca di “big science”,
reti di piccoli telescopi coordinati in modo efficiente siano ancora
in grado di competere e complementare il lavoro svolto da osservatori
più grandi».
“Noi abbiamo scoperto che Haumea ha un anello”
Sezione Asteroidi UAI su Nature - HAUMEA E IL SUO ANELLO
“Noi
abbiamo scoperto che Haumea ha un anello”
"Accendi
un sogno e lascialo bruciare in te.”
Video della conferenza stampa presso l'osservatorio di San Marcello
Servizio per TVL di Carlo degli Innocenti
15/10/2017.
Il video Ufficiale della scoperta dell'anello Haumea Ring
Great Job !!
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