venerdì 30 novembre 2012

M67 prove fotometriche

Mi sono divertito a fare alcune prove per automatizzare (o quasi) la ricerca dell'indice di colore in campi stellari acquisiti con filtri fotometrici RBVIU.

M67 VBR pseudo color
Premetto che non ho ancora calcolato il coefficiente di risposta dei filtri, per cui i dati qui presentati sono provvisori.

Mi sono collegato in remoto con ITELESCOPE utilizzando il telescopio T5 0.25-m, acquisendo immagini dell' ammasso aperto M67, utilizzando il filtri V R e B.

alcune stelle individuate con sextractor
Per individuare le stelle all'interno delle immagini utilizzo sextractor il quale mi crea un file per contenete la magnitudine strumentale, le coordinate AR e Dec (le immagini sono state precedentemente astrometrizzate)

 Nell'immagine a fianco un esempio delle stelle trovate da sextractor, filtrate con mag  17.

Una volta estrapolato dalla immagini i dati, ho tre file  contenenti la magnitudine strumentale per ogni filtro.




#   1 MAG_ISO         Isophotal magnitude                             [mag]
#   2 MAG_AUTO        Kron-like elliptical aperture magnitude         [mag]
#   3 MAG_BEST        Best of MAG_AUTO and MAG_ISOCOR                 [mag]
#   4 X_IMAGE         Object position along x                         [pixel]
#   5 Y_IMAGE         Object position along y                         [pixel]
#   6 ALPHA_J2000     Right ascension of barycenter (J2000)           [deg]
#   7 DELTA_J2000     Declination of barycenter (J2000)               [deg]
#   8 FWHM_IMAGE      FWHM assuming a gaussian core                   [pixel]
#   9 FLUX_MAX        Peak flux above background                      [count]
#  10 FLUX_BEST       Best of FLUX_AUTO and FLUX_ISOCOR               [count]
 10.9872  11.0272  10.9809    712.247     92.118 132.8639646 +12.1275237    27.32     65442.18      2556548
 11.7438  11.7824  11.7824   1095.791     74.601 132.6827019 +12.1279113     4.85     65451.47      1221912
 18.7755  17.9220  18.2863   1543.149     28.789 132.4707467 +12.1399173    12.84     78.95376     3058.259
 14.8945  14.9164  14.9164   2101.892     24.988 132.2071484 +12.1300568     4.95     6021.165      68144.2
 16.5219  16.5359  16.5359   2089.122     14.418 132.2129437 +12.1351981     4.21     1606.215     15334.09

 Vi è una correlazione tra il c.d. indice di colore  e la luminosità delle stelle che permette di individuare, la classe spettrale delle stelle come dal diagramma Hertzsprung–Russel (HR).

B-V e V-R temperatura
Dall'indice di colore è possibile indicativamente risalire alla classe spettrale, in rete si trovano moltissime informazione, io utilizzo questi dati per correlare i dati.
Nel grafico seguente sono plottare i valore dell'indice colore B-V e V-R, e la relativa temperatura superficiale delle stelle e quindi alla Classe Stellare.





 In pratica, se dalla nostra analisi troviamo un indice di colore B-V = 0.30 o V-R=-0.13, la stella ha una temperatura di 26500 corrispondente alla classe spettrale tipo B0V.

Utilizzando le immagini di M67 ( ammasso standard per la configurazione fotometrica) effettuate con i filtri B e V , e riportando per ogni stella la differenza tra la magnitudine strumentale del filtro B e quella del filtro V ( B-V), ottengo il seguente grafico, dove il colore del punto stellare corrisponde all'indice colore trovato e di conseguenza alla temperatura.


M67 Virtuale clicca per ingrandire

I dati plottati con indice di colore e magnitudine strumentale si ottiene un grafico che assomiglia al diagramma HR.

M67 HR clicca per ingrandire
Costruiamo adesso il grafico delle frequenze 
M67 Frequenza
Cosi possiamo notare che utilizzando i filtri B-V abbiamo la maggior parte di stelle hanno un indice colore tra 0.88 - 0.94 ( G8IV  5100 T - G8III   4870 T).

Con lo stesso procedimento mettiamo in grafico i dati relativi alla differenza tra il filtri V e R.


M67 V-R
 Il risultato ottenuto è in linea con quando in precedenza fatto da altri.
segnalo un interessante articolo sulla rivista online AstronomyOnline.net, che tratta in modo molto piu approfondito l'argomento. 

Concludendo, con il metodo semi-automatico di estrapolazione e analisi delle immagini astronomiche, nel video meglio descritto, sono riuscito ad ottenere un discreto risultato, nonostante non sia stata fatta alcuna calibrazione, che sicuramente avrebbe permesso di ottenere un risultato migliore.


Il Video mostra le procedure che ho utilizzato per ottenere i dati esposti.


 UPDATE

 Ho calcolato i coefficienti di correzione per il telescopio T5 NM (USA) Itelescope

Utilizzando le stelle standard dell'ammasso M67, (64 stelle), ho calcolato per ogni filtro il valore di slope utilizzando in ascisse i valori della mag strumentale ed in ordinate la magnitudine standar delle stelle in M67, come nel grafico a fianco.

Per i filtri ho trovato i seguenti valori :
 
  • Filtro V = 0.996(v)-2.813
  • Filtro B = 0.894(b)-2.940
  • Filtro R = 0.999(r)-2.675 
Dove v,b,r è la magnitudine strumentale estrapolata dalle imaggini con sextractor.


Dalla magnitudine strumentale, ho ricavato la magnitudine ridotta.
Confrontando l' Indice di colore delle 64 stelle standar in M67, e l'indice di colore ricavato utilizzando la magnitudine ridotta  delle stesse stelle individuate da sextractor ricavo il seguente grafico, che mostra la differenza dell'indice di colore dei filtri rispetto al sistema standard.

B-b, V-v R-r


Nel grafico sotto, la differenza tra l'indice di colore calcolato con la magnitudine strumentale e la magnitudine corretta.

Differenza tra mag strumentale e corretta B-V


Ed infine ecco il grafico HR dell'ammasso M67 nei filtri B-V

M67  B-V


 ed in ultimo il grafico V-R corretto




Adesso applichiamo la stessa procedura sull' ammasso NGC 1245.
In questo caso utilizzo solo le immagini ottenute con i filtri B e V, in quanto l'immagine in filtro R risulta mossa.

L'ammasso NGC 1245 è molto compatto pertanto ho deciso di estrapolare soltanto le stelle nelle vicinanze dell'ammasso, selezionandole con il software DS9 come nell'immagine.
Selezione delle stelle da esaminare in NCG 1245
Una volta selezionate le stelle da analizzare, in tutto 150, ho provveduto a calibrarle ed ecco il risultato.

NGC 1245 HR filter B-V
Adesso vediamo come le stelle dell'ammasso sono distribuite nello spazio secondo l'indice di colore B-V.
NGC 1245 B-V
Ed infine analizziamo la frequenza dei dati

Frequenza filtro B-V
NGC 1245 B-V > 1.9
Per finire un animazione filtrata per codice colore B-V con steep di 0.5

Animazione
Per maggiori informazioni sull'ammasso NGC 1245 consultare l'articolo NGC 1245 - an intermediate age open cluster.

Adesso vediamo l'ammasso M3
M3 BRV color
Anche in questo caso il diagramma è molto simile ad altri lavori svolti su questo ammasso globulare, come nell'artico di Sahana Kumar, ovviamente considerando la strumentazione utilizzata per effettuare questo lavoro.

M3 B.V


Stelle esaminate in M3 con indice colore B-V

Confronto tra l'ammasso M3 e NGC 1245, si nota che hanno una distribuzione similare, NGC 1245 risulta avere un indice colore più "freddo" rispetto a M3.


Sotto particolare del precedente diagramma, la riga di colore BLU rappresenta il diagramma HR. Si noto sia in M3 che in NGC 1245 la linea del turn-off.

M3 e NGC 1245 B-V.




Confrontiamo graficamente l'indice delle frequenze dei due ammassi globulari
M3 NGC 1245 frequneze

 
backman


martedì 20 novembre 2012

2012 WH1

Il Minor Planet Center con circolare M.P.E.C. 2012-W24 Issued 2012 Nov. 20, 16:34 UT, annuncia la scoperta di un nuovo asteroide di tipo NEA, niente di particolare ovviamente, ma per me è la prima conferma di un NEOCP fatta con il telescopio remoto ITELESCOPE net, osservando da NM USA utiliando il telescopio T5 0.25.cm.

Ecco l'immagine del nuovo asteroide 2012 WH1 .



sotto lavori in corso... aspettando notizie dal MPC..

Clicca per ingrandire
Ed ecco la seconda circolare M.P.E.C. 2012-W28 Issued 2012 Nov. 21, 18:19 UT, relativa alla scoperta dell'asteroide 2012 WP3, osservato in remoto.

mercoledì 14 novembre 2012

Remote Telescope


Alla fine anche io sono caduto nella tentazione di provare ad utilizzare un telescopio remoto. Mi sono ri-registrato al servizio offerto da Itelescope,

Indubbiamente ci sono molti vantaggi ne collegarsi con u telescopio remoto, standosene comodamente seduti al calduccio di casa, in orari normali, sensa per forza aspettare si sentire il canto del gufo, o addirittura mentre fuori il Sole è coperto dalle nubi, si esatto il Sole, la nostra stella che brilla nel "mio cielo", mentre pian piano arrivano le immagini riprese dall'altra parte del mondo.
Fantastico ! Sembra fantascienza ed invece e la pura realtà.

Avere a disposizione un telescopio remoto sicuramente offre molte opportunità, permettendo di effettuare riprese quando le condizioni meteo locali non lo permettono, di seguire o riprendere oggetti che mai potranno essere visti alle nostre latitudini, seguire un particolare evento.

E  cosi in questi giorni, dopo alcuni anni mi sono collegato, per acquisire immagini di due comete al fine di ottenere misure astrometriche.

Aspettando l'arrivo dell'obbiettivo "principale" di questa sessione osservativa ho ripreso la cometa C/2012 J1 (Catalina), di facile individuazione con una mag di 14.9  Delta = 2.437  r = 3.166, con motion di 0.68"/min.

4x60 sec di esposizione

Dopo di che lo sguardo si rivolge  alla cometa delle tante aspettative la ISON, che secondo le previsioni potrebbe raggiungere una luminosità simile a quella della Luna.
Le comete sono oggetti celesti particolari, per cui è veramente azzardato fare adesso delle ipotesi sulla sua luminosità prevista tra un anno.


Fino ad oggi non ho avuto l'occasione di riprendere la cometa C/2012 S1 ISON.

Punto il telescopio remoto che si trova in alle previste coordinate con pose da 120 secondi ciascuna,  dopo qualche ora riprendo ancora la cometa.



La ISON si trova oltre l'orbita di Giove a una distanza  di Delta =5.317 e r =  5.753, ma nonostante ciò è attiva ed abbastanza luminosa 16 mag  (MPC m1 17.2)



Ecco le prime misure astrometriche in remoto:

    CK12S010 KC2012 11 14.35333 08 20 08.51 +28 29 59.9          15.6 N      H06
    CK12S010 KC2012 11 14.45522 08 20 07.16 +28 30 09.7          16.0 N      H06

 UPDATE

Ripresa la cometa C/2012 S1 (ISON) il data 16/11/2012 utilizzando il sistema Itelescope T4 (0.25-m). La cometa sembra essere leggermente pù luminosa del previsto.
In questa ripresa effettuata con il filtro R, sembra esserci un po di attività cometaria.

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domenica 4 novembre 2012

(331011) Peccioli = 2009 UF94

Il 14 ottobre 2012 presso il centro polivalente di Peccioli, si è svolta la cerimonia ufficiale per celebrare il primo asteroide scoperto dall' osservatorio di Libbiano (mpc B33), intitolato all'ononimo comune.

Presente alla cerimonia il Sindaco di Peccioli Silvano Grecchi..

Nel corso della cerimonia è stato fatto anche un annullo filatlico.

L'asteroide Peccioli è stato scoperto la notte del 26/10/2009, e ri-osservato alle successive opposizioni. Nel giugno del 2012 il MPC registra l'asteroide con il numero 331011.

Nel mese di luglio viene inviata la proposta per denominare l'asteroide con il nome di Peccioli,

Diagramma Orbita dell'asteroide - - - Elementi orbitali e osservazioni


Peccioli
331011 Peccioli medieval village
(331011) Peccioli 2009 = UF94
Discovered 2009 Oct. 26 by P. Bacci and F. Biasci Libbiano.
Village located in Alta Valdera in the district of Pisa, it develops around the medieval
ruins of the ancient castle. Its name was attested in a parchment dated 793, and
Peccioli shows traces of Etruscan and Roman civilizations. Upon one of its hills we
can find the observatory "G. Galilei", from which this minor planet was discovered.

Peccioli
331011  Peccioli borgo medievale
(331011) Peccioli 2009 = UF94
Discovered 2009 Oct. 26 by P. Bacci and F. Biasci Libbaino.
Località situata nell’Alta Valdera in provincia di Pisa, si sviluppa intorno
alle rovine del vecchio castello medioevale. Il suo nome compare già in una
pergamena datata 793, e Peccioli rivela tracce della civiltà Etrusca e Romana.
Su una delle sue colline troviamo l’Osservatorio “G. Galilei” dal quale è stato
scoperto questo asteroide


Citazione Ufficiale del MPC:

(331011) Peccioli = 2009 UF94 Peccioli is a village located in Alta Valdera in the Italian district of Pisa, near to the discovery site. The village developed around the ruins of a mediaval castle and the name can be found in a parchment dated 793. Peccioli shows traces of Etruscan and Roman civilizations.

Le motivazioni della citazione sono le seguenti:

  • appare opportuno citare il territorio in cui è inserito l'osservatorio ovvero l' ALTA VALDERA, da cui provengono la maggior parte dei visitatori, scuole e associati all'AAAV
  • Citare Pisa permette più facilmente di individuare la localizzazione geografica di Peccioli ed del suo territorio, inoltre indirettamente ricorda che è il primo asteroide scoperto in questa provincia.
  • Citare gli Etruschi e i Romani oltre a valorizzare storicamente il luogo, rende omaggio a queste grandi civiltà di cui noi siamo gli eredi.
  • Citare la data in cui compare per la prima volta il nome di Peccioli, permette di evidenziare l'importanza storica di questo centro e di quanta storia questo possa raccontare.
  • Evidenziare che l'asteroide è stato scoperto in questo territorio, con le proprie risorse.
  • Non menziono nella descrizione Libbiano, in quanto questo nome appare nel luogo della scoperta per cui di fatto è già citato
  • Cito il nome dell'osservatorio G. Galilei perchè di fatto l'osservatorio è dedicato al grande scienziato, per omaggiare lo stesso e per ricordare indirettamente che questo asteroide è stato scoperto nella ricorrenza del 400° anniversario delle prime osservazioni telescopiche.
Le tre cartoline realizzate per l'annullo filatelico.









Articolo sul quotidiano IL TIRRENO.