La sera del 02.12.2022 dall'osservatori montano è stato osservato il transito del pianeta extrasolare Gaia-1b. L'osservazione di questo oggetto aveva un alta priorità sul sito ExoClock Project, ed in archivio risultavano solo 3 misure.
Il team guidato da Panahi A. et al. nel maggio 2022 ha annunciato la scoperta di Gaia-1b e Gaia-2b.
Il pianta ruota intorno alla stella UCAC4 448-013340 con massa di 0.949s ed un raggio di 0.952s ed ha una luminosità di 13.195 V mag. con un periodo di 3.05 d. Nel corso del transito, della durata di 2.32 h, la stella diminuisce la sua luminosità di 20.22 mmag. L''esopianeta ha una massa stimata di 1.68 mj ed un raggio di 1.229 rj. Il sistema ha una parallax di 2.721mass, trovandosi a circa 1 2000 a.l. da noi.
Utilizzando il telescopio da 0.60-m sono state effettuate pose da 300s con il filtro fotometrico Rc, purtroppo sono sopraggiunte alcune nubi che hanno impedito di continuare con le osservazione.
I dati da noi ottenuti sono stati pubblicati sul sito ExoClock
NUOVA SCOPERTA DAL 104:
L'asteroide (19281) 1996 AP3 è binario!
La CBAT (Central Bureau for
Astronomical Telegrams) numero
5192 del 20 Novembre 2022 ha annunciato ufficialmente la
natura binaria dell'asteroide (19281) 1996 AP3.
Grazie ad una collaborazione internazionale guidata
dall'astronomo Petr Pravec che conduce la Photometric Survey for
Asynchronous Binary Asteroids è stato possibile determinare il
periodo di rotazione del corpo principale di 2.37256 +/-
0.00010 hr mentre il suo satellite gli ruota intorno in
22,27 +/- 0.01 hr, con una ampiezza
della curva di 0.17 mag.
Il GAMP ha contribuito a questa scoperta, svolgendo su
questo asteroide 7 sessioni osservative nel periodo tra il 17 luglio
ed il 3 agosto 2022, raggiungendo così la quota di 7 asteroidi
binari scoperti finora.
Fig.
1 La CBET 5192 che annuncia la scoperta della natura binaria
dell'asteroide (19281) 1996 AP3
Fig 2. Le curve di luce
ottenute dal nostro Osservatorio 104-San Marcello
Ai confini del sistema solare troviamo Urano e Nettuno i giganti gassosi. Le immagini in alta risoluzione ce li mostrano con un colore "insolito", rispetto agli altri pianeti più interni, nello scuro spazio appaiono come due gemme blu.
Ma quale dei du paineti giganti è più blu ?
Abbiamo provato a dare una risposta osservando Urano e Nettuno, al telescopio dell'osservatorio Astronomico della Montagna Pistoiese, la sera del 30/11/2022.
Utilizzando il telescopio da 0.60-m munito di CCD e ruota porta filtri con filtri fotometrici B-V-Rc, abbiamo acquisito una sequenza di immagini per entrambi i pianeti utilizzando i filtri.
Sopra la fotometria di Nettuno e sotto quella di Urano
Utilizzando i cataloghi stellari e scegliendo opportune stelle abbiamo calcolato l'indice di colore per entrambi i pianeti.
In una zona remota, nei dintorni dell’Isola di Jan Mayen, nel mare di Norvegia, a qualche centinaio di chilometri a nord dell’Islanda, alle ore 21:22 UT, improvvisamente nel cielo è comparsa una palla di fuoco luminosa, che dopo pochi secondi si è spenta. Un’esplosione equivalente a 2-3 kT TNT avvenuta in atmosfera, causata dall’impatto di un piccolo asteroide di circa 2-3 metri di diametro.
Alle 19:24 UT dell’11 Marzo 2022, Krisztian Sarneczky del GINOP-KHK, Piszkesteto (codice MPC K88) in Ungheria, utilizzando il telescopio da 0.60-m scopre un nuovo oggetto al quale è stata data la designazione provvisoria di Sar2593 e che, poco dopo, viene inserito nella pagina NEOCP del Minor Planet Center.
Già dalle prime misure si intuisce che il piccolo asteroide si trova vicino alla Terra e l’astrofilo ungherese continua a seguire l’oggetto nelle ore successive.
Dall’osservatorio di Farra d’Isonzo (codice MPC 595), E. Pettarin conferma l’asteroide inviando altre misure astrometriche e così anche M. Urbanik dal KYSUCE Observatory, Kysucke Nove Mesto (codice MPC G02) in Slovacchia.
Alle 20.46 UT, Bill Gray del Project Pluto invia alla Mailing List del Minor Planet Center un “allert” invitando tutti gli osservatori europei a riprendere l’asteroide poiché dai calcoli effettuati, il corpo celeste appena scoperto, sarebbe entrato in atmosfera alle ore 21:23 UT, a nord dell’Islanda.
Gli astrofili Paolo Bacci e Martina Maestripieri del GAMP – Gruppo Astrofili Montagna Pistoiese –, presieduto da Luciano Tesi, dopo aver letto l’allert, immediatamente si mettono all’opera per contribuire a determinare l’orbita di Sar2593. Non essendo in osservatorio a causa delle condizioni meteo non particolarmente favorevoli, decidono di aprirlo comunque a distanza utilizzando il telescopio tramite il sistema di remotizzazione recentemente installato.
Alle 20.50 UT, il telescopio principale dell’Osservatorio Astronomico della Montagna Pistoiese, struttura del Comune di San Marcello Piteglio, viene così aperto e puntato alle coordinate previste.
L’incertezza della posizione sulla volta celeste, ha richiesto una concitata e frenetica ricerca, dal momento che l’impatto era imminente.
Alle ore 21:10:00 nelle immagini catturate dal telescopio da 0.60-m F/4, FOV 35’x35’, risoluzione 2”/pixel, CCD Apogee Alta, compariva improvvisamente la traccia strisciata dell’asteroide che al momento aveva una velocità angolare di ben oltre 4000”/min.
Il team del GAMP seguiva per diversi minuti l’asteroide e con stupore e concitazione notava nelle immagini che la traccia si allungava sempre di più, a dimostrazione del fatto che l’oggetto si stava avvicinando progressivamente alla Terra.
L’ultima immagine catturata dall’osservatorio montano è stata ottenuta alle ore 21:17 UT ovvero 5 minuti prima dell’impatto con la nostra atmosfera ad una velocità di 15Km/sec. e con una velocità angolare di oltre 18000”/min. (ben 36mila volte la velocità angolare di un asteroide della fascia principale).
Riuscire a osservare un asteroide che sta per impattare col nostro pianeta è stata una grande emozione che ogni ricercatore di questo settore sogna di fare.
Dall'osservatorio astronomico della Montagna Pistoiese abbiamo riprese alcune comete.
C/2021 A1 (Leonard) la prima scoperta nel 2021, raggiungerà il perielio il 3 gennaio 2022.
Vi erano molte aspettative per questo astro chiomato, ed in effetti nei cieli astrali ha mostrato una coda lunga ben 30°, visibile tramite scatti fotografici con comuni macchine fotografiche.