La notte del 20 dicembre 2017 sulla pagina NEOCP del Minor Planet Center era presente l'oggetto deniminato YY28161 particolarmente luminoso di 13.9 mag. scoperto poche ore prima dal sistema automatico Catalina Sky Survey. da R. G. Matheny. (703).
Nell'ambito del programma di follow-up dei NEOCP Roberto Bacci dal suo personale osservatorio K63 G. Pascoli Observatory, Castelvecchio Pascoli, utilizzando il telescopio newtoniano da 0.40-m F/3.2 effettuava misure di posizione. (report osservativo)
In considerazione della sua luminosità segue l'asteroide per circa 4 h al fine di ottenere dati fotometrici per determinare il periodo di rotazione. Inoltre provvede ad allertare la lista della Sezione di Ricerca Asteroidi dell'UAI per una collaborazione. Giorgio Baj dal proprio osservatorio K38 M57 Observatory, Saltrio utilizzando il telescopio da 0.30-m RC effettua due sessioni fotometriche. Anche dall' osservatorio 104 San Marcello Paolo Bacci e Martina Maestripieri con il telescopio da 0.60-m F/4 in configurazione newton effettuni due ssesisioni fotometriche.
I dati raccollti quando l'oggetto era ancora nella NEOCP permettono di determinare il periodo di rotazione di 10.17 h con un ampiezza di 0.30 mag.
Il 23 dicembre alle ore 21:21 UT il MPC pubblica la circolare MPEC Y70 con la quale viene data la designazione provvisione 2017YH1, si tratta di un PHA Apollo con una magnitudine H di 21.1 per cui si stima un diametro di circa 200 metri, con MOID di 0.0059 UA (882.640 km dalla Terra)
2017YH1 PHA, Earth MOID = 0.0059 AU
Epoch 2017 Sept. 4.0 TT = JDT 2458000.5 MPC
M 332.51903 (2000.0) P Q
n 0.40333234 Peri. 307.84409 +0.78997055 -0.55014116
a 1.8142370 Node 87.12131 +0.61230096 +0.68466515
e 0.5261370 Incl. 15.72769 +0.03215693 +0.47809867
P 2.44 H 21.2 G 0.15 U 6
Sono trascorso molti anni dalla scoperta di un oggetto cosi luminoso. sulla lista internazionale dl MC si trovano alcuni dati in proposito.
di seguito un elenco dei più splendnenti: 2012 LZ1 2012 06 10,703 15,1 milioni E12 2016 HL 2016 04 19,071 15.4m Y00 2017 VD 2017 11 04.359 15,7 milioni T08 YY28161 2017 12 20,286 13.6m 703
L'asteroide è stato osservato da 26 osservatori, con il contributo degli astrofili italiani:
104 San Marcello Pistoiese. Observers P. Bacci, M. Maestripieri. Measurers P. Bacci, L. Tesi, G. Fagioli. 0.60-m reflector + CCD.
160 Castelmartini. Observers M. Jaeger, E. Prosperi, S. Prosperi, W. Vollmann. Measurer E. Prosperi. 0.35-m f/10 Schmidt-Cassegrain + CCD.
203 GiaGa Observatory. Observers S. Foglia, G. Galli. Measurer G. Galli. 0.28-m f/6.8 Schmidt-Cassegrain + CCD.
E cosi alla fine anche il fatellone si dedica allo studio di asteroidi e lo fa in grande stile, progettado e relaizzando un telescopio Newtoniano 40 cm.
Dopo le poche prove di collaudo inzia al "giocare con i NEOCP, arrivando ad ottenre ben 105 MPEC-
Inaugurato a settmbre 2017l'osservatorio K63 G. Pascoli Observatory, Castelvecchio Pascoli, sistema semiautomatico puo essere comandato in remoto,
E cosi arrviviamo alla sera del 20 Novembre 2017, che in circostante familiari ci ritroviamo ad osservare... in compagnia di vivace gattino
Trattasi della circolare elettronica MPEC 2017-W83 : 2017 WM1
del Minor Planet Center in cui sono presenti le misure astrometriche
degli osservatori K63 e 104 in cui come “Observer” è presente Bacci
Paolo,mio fratello ! Le misure sono state effettuate a circa 24 ore di
distanza e determinano l’orbita di un asteroide NEO.
M.P.E.C. 2017-W83 Issued 2017 Nov. 20, 20:21 UT
The Minor Planet Electronic Circulars contain information on unusual
minor planets and routine data on comets. They are published
on behalf of Division F of the International Astronomical Union by the
Minor Planet Center, Smithsonian Astrophysical Observatory,
Cambridge, MA 02138, U.S.A.
Prepared using the Tamkin Foundation Computer Network
MPC@CFA.HARVARD.EDU
URL http://www.minorplanetcenter.net/ ISSN 1523-6714 2017 WM1
Observations:
K17W01M* C2017 11 18.29388 02 24 57.837+27 51 05.63 20.8 wLEW083F51
K17W01M C2017 11 18.30627 02 24 51.895+27 53 03.96 20.8 wLEW083F51
K17W01M C2017 11 18.31869 02 24 45.915+27 55 02.46 20.6 wLEW083F51
K17W01M KC2017 11 18.88760 02 20 14.68 +29 26 02.5 20.7 UEW083104
K17W01M KC2017 11 18.89558 02 20 10.62 +29 27 20.1 20.6 UEW083104
K17W01M KC2017 11 18.90361 02 20 06.57 +29 28 38.7 20.7 UEW083104
K17W01M C2017 11 19.01789 02 19 08.45 +29 47 08.2 20.5 VSEW083033
K17W01M C2017 11 19.02249 02 19 06.07 +29 47 53.9 20.4 VSEW083033
K17W01M C2017 11 19.14766 02 18 07.08 +30 08 43.4 20.7 GUEW083I52
K17W01M C2017 11 19.14862 02 18 06.61 +30 08 52.5 20.5 GUEW083I52
K17W01M C2017 11 19.14958 02 18 06.06 +30 09 01.8 21.5 GUEW083I52
K17W01M C2017 11 19.15054 02 18 05.59 +30 09 11.7 20.3 GUEW083I52
K17W01M C2017 11 19.19086 02 17 44.52 +30 15 54.1 20.2 RoEW083926
K17W01M C2017 11 19.19400 02 17 42.83 +30 16 25.7 20.1 RoEW083926
K17W01M C2017 11 19.19714 02 17 41.24 +30 16 56.5 20.3 RoEW083926
K17W01M KC2017 11 19.27504 02 16 59.21 +30 29 40.7 20.5 RqEW083734
K17W01M KC2017 11 19.27891 02 16 57.15 +30 30 18.7 20.1 RqEW083734
K17W01M KC2017 11 19.28230 02 16 55.39 +30 30 52.9 20.4 RqEW083734
K17W01M KC2017 11 20.15235302 09 11.41 +32 57 29.7 20.4 VuEW083H21
K17W01M KC2017 11 20.15810102 09 08.09 +32 58 29.2 20.6 VuEW083H21
K17W01M KC2017 11 20.16393602 09 04.68 +32 59 29.2 20.6 VuEW083H21
K17W01M C2017 11 20.35663 02 07 12.48 +33 32 36.5 20.1 RoEW083926
K17W01M C2017 11 20.35992 02 07 10.54 +33 33 09.7 20.3 RoEW083926
K17W01M C2017 11 20.36318 02 07 08.62 +33 33 42.7 20.1 RoEW083926
K17W01M KC2017 11 20.74315 02 03 31.07 +34 39 23.9 19.6 UEW083K63
K17W01M KC2017 11 20.74794 02 03 28.15 +34 40 14.3 19.6 UEW083K63
K17W01M KC2017 11 20.75170 02 03 25.85 +34 40 54.0 19.8 UEW083K63
Observer details:
033 Karl Schwarzschild Observatory, Tautenburg. Observers F. Ludwig,
B. Stecklum. Measurer B. Stecklum. 1.34-m f/3 Schmidt + CCD.
104 San Marcello Pistoiese. Observers P. Bacci, M. Maestripieri, M. D. Grazia.
Measurers P. Bacci, L. Tesi, G. Fagioli. 0.60-m reflector + CCD.734 Farpoint Observatory. Observer G. Hug. 0.69-m reflector + CCD.
926 Tenagra II Observatory. Observers M. Schwartz, P. R. Holvorcem. Measurer
M. Schwartz. 0.81-m f/7 Ritchey-Chretien + CCD.
F51 Pan-STARRS 1, Haleakala. Observers J. Bulger, T. Lowe, A. Schultz,
M. Willman. Measurers K. Chambers, S. Chastel, L. Denneau, H. Flewelling,
M. Huber, E. Lilly, E. Magnier, R. Wainscoat, C. Waters, R. Weryk. 1.8-m
Ritchey-Chretien + CCD.
H21 Astronomical Research Observatory, Westfield. Observer R. Holmes.
Measurers S. Foglia, L. Buzzi, T. Linder, R. Holmes. 0.76-m f/3.0
astrograph + CCD.
I52 Steward Observatory, Mt. Lemmon Station. Observer R. G. Matheny.
Measurers E. J. Christensen, D. C. Fuls, A. R. Gibbs, A. D. Grauer,
J. A. Johnson, R. A. Kowalski, S. M. Larson, G. J. Leonard, R. G. Matheny,
R. L. Seaman, F. C. Shelly. 1.0-m reflector + CCD.
K63 G. Pascoli Observatory, Castelvecchio Pascoli. Observers R. Bacci,
P. Bacci. Measurer R. Bacci. 0.40-m f/3.2 Newtonian reflector + CCD.
La notte del 18/10/2017 il telescopio F51 Pan-STARRS 1, Haleakala. scopre un nuovo oggetto celeste. Inserito tra gli oggetti della pagina del Minor Planet Center NEOCP con la sigla provvisoria P10Ee5V.
Dall'osservatorio di 104 San Marcello Io e Martina Maestripieri la sera del 19/10/2017 CONFERMIAMO il corpo celeste, cioè siamo i primi ad averlo ritrovato dopo gli scopritori.
Il 25/10/2017 alle ore 03:53 UT esce la circolare MPEC 2017-U181: COMET C/2017 U1 (PANSTARRS), con la quale viene annunciata la scoperta della Cometa C/2017 U1.
Questa MPEC è davvero insolita in quanto riporta un avviso:
"Further observations of this object are very much desired. Unless there
are serious problems with much of the astrometry listed below, strongly
hyperbolic orbits are the only viable solutions. Although it is probably
not too sensible to compute meaningful original and future barycentric orbits,
given the very short arc of observations, the orbit below has e ~ 1.2 for
both values. If further observations confirm the unusual nature of this
orbit, this object may be the first clear case of an interstellar comet."
Immagine della conferma da San Marcello
Potrebbe trattarsi del primo caso di cometa interstellare, ovvero di una cometa non appartenete al nostro sistema solare, con un orbita, se confermata, iperbolica.
Orbital elements:
C/2017 U1 (PANSTARRS)
Epoch 2017 Sept. 4.0 TT = JDT 2458000.5
T 2017 Sept. 9.41719 TT MPCW
q 0.2515404 (2000.0) P Q
z -0.7541603 Peri. 241.01670 -0.63536548 +0.68733697
+/-0.0181483 Node 24.61531 +0.49903801 +0.71329677
e 1.1897018 Incl. 122.32770 -0.58929769 -0.13702411
From 34 observations 2017 Oct. 18-24, mean residual 0".5.
Per noi è davvero una grande soddisfazione aver partecipato attivamente a questa importante scoperta che, se verrà confermata, sarà il primo oggetto scoperto proveniente dall'esterno del sistema solare.
Al momento della conferma qualcosa non tornava tanto come ho riportato su un post: "Nella
NEOCP c'è un oggetto, confermato dalla nostra Martina Maestripieri,
davvero molto particolare, tanto da fare "impazzire" find_orb :-).
Così sembra dalle primissime misure. Inizialmente non ci avevano
riconosciuto le misure ma alla fine le hanno inserite, vedremo nei
prossimi giorni. Buone osservazioni."
Adesso ci metteremo a lavoro e continueremo ad osservare questo debole oggetto che ha una luminosità di 20 mag.
Di seguito l'immagine ottenuta il 25/10/2017 dalle effemeridi del MPC doveva avere una Mag. di 20.6 noi lo abbiamo misurato 21.5 !!!
Seconda immagine ottenuta da San Marcello
Controllo delle misure ottenute da San Marcello
Il 25/10/2017 il Minor Planet Center con circolare MPEC 2017-U183: A/2017 U1, annuncia che l'oggetto NON è una Cometa.
Il 26/10/2017 esce la M.P.E.C. 2017-U185dove sono incluse le nostre misure
MPEC con le misure di San Marcello
Incrociamo le dita, potremmo entrare nella storia :-)
Animazione delle immagini di conferma
According to Gray, "Comet PanSTARRS appears to have entered the solar
system from the direction of the constellation Lyra, within a couple of
degrees of right ascension 18h 50m, declination +35° 13′. That's tantalizingly close to Vega — and eerily reminiscent of the plot of the movie Contact — but its exact path doesn't (yet) appear to link any particular star"
La zona da cui dovrebbe provenire l'asteroide A/2017 U1
Orbita di A/2017 U1
Ed arriva anche lo spettro ripreso da Alan Fitzsimmons al telescopio di La Palma 4.2 m, direi spostato verso il "Rosso" simile ai KBOs.
Spettro A/2017 U1
Altro colpo di scena: il 6 novembre il MPC e UAI hanno deciso una nuova designazione 1I/'Oumuamua; and 1I/2017 U1 ('Oumuamua) come da M.P.E.C. 2017-V17 .
Ulteriori osservazioni fotometriche hanno confermato l'orbita quando l'oggetto era di mag >23 !!
Anche il VLT dell'ESOha osservato l'asteroide riuscendo a determinare il periodo di rotazione in 7.3 h, con un discreta ampiezza nella curva di luce, dala quale si evince che l'oggetto interstellare è molto allungato con un rapporto lunghezza/altezza di 10:1 con l'asse maggiore lungo ~400 metri. Analisi spettroscopiche hanno pemesso di determnare e confermare che l'oggetto e "rosso". Questi ullteriori dati fanno pensare ad un oggetto decisamente coeso, per cui non si può escludere che sia formato anche da metalli.
Dalle sessioni fotometriche l'OSI è rosultato avere un ampizza di lumonositàdi 2.5 mag. (g= 22.15 g= 24.6).
Rappresentazione artistica
Curva di Luce di 1I/2017 U1
Citazioni
1I/‘OUMUAMUA AS A TIDAL DISRUPTION FRAGMENT FROM A BINARY STA R SYSTEM arxiv1712.01823.pdf
Il
21 Gennaio 2017 alle ore 03:06:00 Haumea di mag. 17.3 occulta una
stella della stessa luminosità. Utilizzando il telescopio principale
da 0.60-m F/4 con un FOV 35'x35' e una risoluzione di 2”/pixel,
riusciamo a riprendere l'evento catturando il lieve calo di
luminosità che ha permesso di scoprire l'anello.
“Noi
abbiamo scoperto che Haumea ha un anello”
Dopo
un silenzio di oltre nove
mesi,
quella
frase, pronunciata con un lieve tremolio della voce, è un terremoto
nell'anima, una
deflagrazione di emozioni che si sprigionano come l'esplosione di una
Supernova. Consapevoli di aver fatto qualcosa al di sopra le nostre
capacità, raggiunto un obiettivo che era custodito nei remoti sogni
di astrofilo, ad un tratto si avvera. E'
reale
come lo stupore della gente in sala, incredula, gioiosa e festosa.
Quel brivido che ti scorre lungo il corpo che rimarrà come una
cicatrice in memoria di un giorno unico, speciale, irripetibile.
Seduti
al tavolo dei conferenzieri i miei collaborati Martina
Maestripieri,
Luca
Nerli,
e Leonardo
Mazzei,
ascoltano in religioso silenzio e con emozione la narrazione, al
momento dell'annuncio della scoperta i loro occhi diventano lucidi,
come in una colonna sonora che
con
forza declamatoria e prepotente rivela finalmente la loro
soddisfazione, in quel momento la tensione accumulata nei mesi
precedenti viene rilasciata come nelle note della
marcia imperiale.
“Noi
abbiamo scoperto che Haumea ha un anello”
Come
un urlo liberatorio, che in un attimo ti fa ripercorre tutta la tua
vita passata al guardare il cielo. Tutti i sacrifici fatti: notte
insonni, giornate passate a risolvere problemi, giorni mesi anni di
studio, discussione, confronti, viaggi, incontri, conferenze,
pubblicazioni, sono racchiusi in fragore. Lo sguardo, un solo
accenno, va ai tuoi familiari e
figli
che in questi anno ti hanno sopportato e supportato nel tuo Hobby.
Già
perché di quello si tratta, un'interesse, una passione, un amore,
che ti travolge e a volte ti cattura portandoti fuori dalla
quotidiana realtà.
Ti
guardi attorno è vedi la soddisfazione del presidente del GAMP
Luciano Tesi che sorride, ma ancora non realizzi che tutto ciò sia
vero, lo sguardo incredulo del sindaco di San Marcello Piteglio Luca
Marmo che fino ad allora era rimasto all'oscuro della vicenda, rende
reale ciò che stai dicendo.
Gli
occhi di Simone e Kevin pieni di gioia, sorpresi ed orgogliosi ti
lasciano dentro l'anima un'emozione forte come
le radici della montagna, e
li comprendi che hai realizzato un sogno.
“Noi
abbiamo scoperto che Haumea ha un anello”
Come
un raggio di sole che irrompe vigoroso nel pumbleo giorno, la
notizia fa il giro del mondo. Sulle principali testate giornalistiche
on-line vedi l'annuncio Haumea Ring: CNN,Planetary Society,
Space.com, Sky & Telescope, ecc. ecc, sui quotidiani La Nazione, Il Tirreno, nazionali , sulla tv locale ecc.
Sorpreso, smarrito, comprendi che
tutto ciò è realtà.
“Noi
abbiamo scoperto che Haumea ha un anello”
Come
il ritornello di una canzone di Eminem,
sintetizza in un attimo la frenesia, la difficoltà, l'emozioni, che
ti hanno accompagnato in questa lunga ed intensa storia.
Il
16 gennaio nella casella di posta elettronica noto una mail inviatami
dall'astronomo DI MARTINO Mario dell'osservatorio di Torino, mi
forward
un messaggio
a firma di Ortiz il quale sta organizzando una campagna osservativa
per l'occultazione stellare di Haumea prevista per il 21 gennaio
2017. Con il team di San Marcello decidiamo di aderire, venendo a
conoscenza che anche l'astronomo Albino Carbognani sarà uno dei
partecipanti. Il suo contribuito
per noi sarà fondamentale.
Il
21 gennaio 2017 per riprendere un fenomeno la cui durata era
stabilita in 112 secondi, sono state effettuate due ore di ripresa.
Ogni scatto da 10 secondi.
Nei
giorni precedenti all'occultazione abbiamo effettuato delle prove
strumentali per poter determinare quale tempo di posa fosse ottimale
per rilevare il fenomeno al
fine di trovare un equilibrio tra raggiungere un sufficiente segnale
rumore e una quantità di punti sufficienti
per i nostri scopi. Vengono
analizzate immagini di archivio con tempi di posa da
4,5,8,10,15,20,30 secondi, dalle quali si estrapolano dati che
vengono graficati per simulare l'evento.
Decidiamo
di utilizzare 10 secondi in considerazione del fatto che secondo le
previsioni noi avremmo visto la stella occultata per circa 90 secondi
con un drop di 0.8 magnitudini, questo avrebbe permesso di avere
almeno 9 punti relativi all'occultazione. Inoltre, come suggerito
da Albino
decidiamo di iniziare
le riprese un ora prima dell'evento con
l'intento di registrare
qualche eventuale
fenomeno: magari scoprire la terza luna di Haumea - oltre alle due
conosciute Hiʻiaka
e Namaka-.
Alla
postazione di comando c'è Martina coadiuvata da Leonardo e Luca. Io
arrivo poco prima dell'inizio previsto. I dati vengono elaborati in
tempo reale. Il grafico di luminosità della stella è piatto, ciò
significa che al previsto orario dell'evento noi non abbiamo
registrato nulla di significativo. L'ora è tarda, le luci dell'alba
arrivano a rischiarare il cielo, ma non certo i nostri pensieri,
lasciamo l'osservatorio dubbiosi, ma si sa l'elaborazione delle
immagini va fatta con calma e sopratutto con un
numero di ore sufficienti
di sonno alle spalle. Nel corso della giornata l'astronomo Albino ci
informa che utilizzando il suo telescopio da 0.80-m non ha rilevato
nessun calo di luminosità. Lo stesso ci riferiscono gli amici pisani
dell' osservatorio di Tavolaia di Santa Maria a Monte Mauro Bachini e
Giacomo Succi, che hanno ripreso l'evento dall'Astronomical Center di
Lajtico (PI) con un telescopio da 0.50-m, struttura di Fabio
Martinelli presente al momento dell'osservazione.
Le
premesse sono tutt'altro che rosee e l'idea di aver assistito ad un
occultazione negativa si fa forte. Un sospiro e via ad analizzare con
vari software le immagini. Qualcosa di significativo salta fuori, ma
l'incertezza che i dati possano avere un dato significativo è alta.
Noi dovevamo avere 8/10 punti più “ bassi” della media, e questi
non c'erano,
vi erano un paio di punti e per di più non all'orario
previsto. Inviamo le immagini al Albino il quale
a sua volta le manda a Ortiz.
Il
23 gennaio arriva la risposta:
“Dear
Albino, Paolo, Congratulations!!!. Wow!!,.Great job!!. It is indeed
the occultation!!. It fits perfectly with the rest of positive
results that we have obtained.”
Successivamente
si è saputo che l'ombra dell'occultazione era sposta di oltre 400 km
ad est con un ritardo di 55 secondi, così ci trovammo sul lembo e non
più nella centralità.
Le
immagini da noi ottenute vengono inviate a Ortiz per un ulteriore
elaborazione.
Da
li a pochi giorni una serie comunicazioni ci fanno comprendere che
c'è qualcosa di grosso, Ortiz ci esorta a non
pubblicare
e
divulgare qualsiasi
cosa
inerente
l'occultazione. Successivamente ci informa che i risultati
dell'osservazione vista da 10 Telescopi (con 12 curve di luce)
daranno vita ad una pubblicazione da inviare a NATURE, specificando
che questi accettano solo il 5% dei lavori ricevuti, incrociamo le
dita ed andiamo avanti.
Nel
frattempo e nell'attesa tante cose si susseguono: ho l'onore di
essere nominato Responsabile
della Sezione Asteroidi dell' UAI – Unione Italiana Astrofili -;
partecipare in qualità di oratore al Convegno Nazionale UAI; al I°
convegno Astrofili Ricercatori; alla presentazione della All-Sky
camera del Progetto PRISMA per il rilevamento dei bolidi presso il
centro di Navacchio (PI) indetta dalla prestigiosa SPACEDyS; al
convegno della Sezione Comete. Ovviamente, siamo in regime di
EMBARGO, pertanto nulla possiamo dire, ne un accenno ne una parola ci
sfugge.
L'11
agosto Ortiz ci comunica che NATURE molto probabilmente pubblicherà
l'articolo sulla prestigiosa rivista, ma dobbiamo ancora aspettare
l'ufficialità. Il tempo scorre in attesa di questa notizia. Il 3
ottobre NATURE comunica che l'EMBARGO finirà l'11 Ottobre alle ore
18:00 UT, e la rivista con l'articolo sarà reperibile il giorno
dopo: 12 ottobre 2017.
Quella
mail verrà letta e riletta centinaia di volte, sembra impossibile ma
è tutto vero noi siamo li citati tra i co-autori di un articolo
davvero importante.
La
tensione
sale alle stelle c'è da organizzarsi, dobbiamo preparare
una conferenza stampa, ma
quando farla ??
Cerchiamo
di capire come si muoveranno gli altri, in un primo momenti pensiamo
di farla il 12 giorno dell'uscita della rivista, poi alla fine la
scelta migliore ricade alle ore 21:00 dell 11 ottobre.
Noi
non abbiamo detto nulla a nessuno, convochiamo
una conferenza stampa senza specificare di cosa si tratti
– aumentando di fatto la curiosità.
Tra gli amici e conoscenti le idee sono le più bizzarre: acquisto di
un nuovo telescopio, scoperta
un NEA particolare, scoperta di
una
cometa ecc.-.
Alcuni
giorni prima della
conferenza stampa siamo in fibrillazione, vogliamo organizzare un
qualcosa che possa essere all'altezza dell'annuncio da fare. Ci
dividiamo i compiti, ogni idea
viene immediatamente comunicata, cosi che i massaggi diventano
infiniti e a qualsiasi ora del giorno e della notte, già perché non
è facile chiudere gli occhi. E cosi in
un clima ditensione
ed emozione che si può tagliare arriviamo al fatidico 11 ottobre.
Arrivo
in osservatorio poco prima delle 21:00, la sala conferenza è
piena di gente, molta di più di quanto si potesse immaginare. Tra
gli amici non posso non notare Domenico Antonacci presidente
dell'Associazione
Cascianese
Astrofili, Maurizio Feraboli dell AAAV – Associazione Astrofili
Alta Valdera - . In sala sono già presenti il Sindaco Luca Marmo, il
vice sindaco Roberto
Rimediotti,
l'assessore Alice Sobrero, giornalisti locali e poco dopo arriva la
tv locale. Mi fa molto piacere la
presenza di
alcuni studenti che hanno svolto l'attività di
Alternanza-Scuola-Lavoro presso
l'osservatorio,
davvero una bellissima sorpresa e
soddisfazione.
Poco dopo arriva Roberto Bacci, certo non poteva mancare, gli sguardi
si incrociano ma nulla trapela, deve aspettare ancora un po per
scoprire di cosa si tratta.
Alle
21.25 il Vice-Presidente
del GAMP Samuele Marconi introduce la serata, a seguire sarà il
Presidente Luciano Tesi. Poi tocca a me, che pian piano arrivo ad
annunciare la scoperta.
Dopo
intervengono Leonardo Luca (con
il sottofondo della marcia imperiale di Star Wars ) poi è il turno
della
Martina in un clima ancora pieno di emozioni e soddisfazioni.
“Noi
abbiamo scoperto che Haumea ha un anello”
«È
una scoperta sensazionale dal punto di vista scientifico, perché
mette in luce caratteristiche di questi oggetti – come la forma, o
la presenza di anelli – che costituiscono tasselli di un puzzle
nella storia evolutiva del nostro Sistema solare», dice Valerio
Nascimbeni, ricercatore dell’Università di Padova e associato
Inaf, tra gli autori dello studio, «ma è anche un risultato
importante perché dimostra come, in un’epoca di “big science”,
reti di piccoli telescopi coordinati in modo efficiente siano ancora
in grado di competere e complementare il lavoro svolto da osservatori
più grandi».
“Noi
abbiamo scoperto che Haumea ha un anello” Sezione Asteroidi UAI su Nature - HAUMEA E IL SUO ANELLO
“Noi
abbiamo scoperto che Haumea ha un anello”
"Accendi
un sogno e lascialo bruciare in te.”
Video della conferenza stampa presso l'osservatorio di San Marcello
Servizio per TVL di Carlo degli Innocenti
15/10/2017.
Il video Ufficiale della scoperta dell'anello Haumea Ring
Nei
giorni 28 e 29 ottobre 2017 presso l'Osservatorio Astronomico della
Montagna Pistoiese si svolgerà uno specifico corso sugli asteroidi i cui
relatori saranno gli astronomi Fabrizio Bernardi, Amministratore di SpaceDyS s.r.l.e
curatore del sito NeoDys, e Albino Carbognani dell'Osservatorio
Astronomico della Regione Autonoma della Valle d’Aosta; interverranno
anche Paolo Bacci Responsabile della Sezione di Ricerca Asteroidi
dell’UAI – Unione Astrofili Italiani – e Luca Buzzi dell’Osservatorio
Astronomico Schiaparelli di Varese. Il corso ha lo scopo di
approfondire le conoscenze inerenti l'astrometria e la fotometria
asteroidale, nonché sull’utilizzo di specifici software. Di seguito il programma: Sabato 28 ore 14:00 Ritrovo in osservatorio ore 15:00 Introduzione agli asteroidi (Paolo Bacci) ore 16:00 Astrometria (Fabrizio Bernardi)
Domenica 29 ore 9:30 Astrometria (Luca Buzzi) ore 10:00 Fotometria e cenni sull'utilizzo di apposito software (Albino Carbognani)
Informazioni Il corso è aperto ad un massimo di 50 persone.
La quota di iscrizione è di 30 euro, da versare anticipatamente sul
c.c. postale n.11090511 intestato a Gruppo Astrofili Montagna Pistoiese,
causale “Corso Asteroidi 2017”. Avvenuto il pagamento si dovrà inviare a mezzo email la copia (foto) della ricevuta all'indirizzo mail gamp104-at-gmail.com (sostituire -at- con @). Per maggiori informazioni scrivere a b09.backman-at-gmail.com (sostituire -at- con @) o consultare il sito del GAMP www.gamp-pt.net
L'asteroide (3122) Florence il 1 settembre 2017 si è avvicinato alla Terra ad una distanza 0.0472368 UA (7 061 120 km) a circa 18 LD. Nonostante nel corso dell'anno molti altri asteroidi si sono avvicinanti molto di più, alcuni (con un diametro di pochi metri) hanno attraversato l'orbita Terra-Luna, questo flyby ha avuto molta risonanza mediatica.
Certo Florence è un asteroide decisamente grande il suo diametro è stimato in 4.5 Km e non capita spesso che oggetti di queste dimensioni si avvicinino alla nostro pianeta. Classificato come PHA ( Potentially Hazardous Asteroid) per le sue dimensioni indubbiamente maggiori di 150 metri e con MOID di 0.04430 AU (Minimum orbit intersection distance), questo corpo celeste è stato attenzionato al fine di determinare con precisione la sua orbita. In questo passaggio l'asteroide ha raggiunto una luminosità di 9.8 magnitudini tanto da poter essere visto anche con un binocolo e proprio per questo per acluni giorni è stato la star del cielo e dei media. (3122) Florence è stato scoperto il 02/03/1981 da Schelte John Bus astronomostatunitense dall'osservatorio Siding Sprin.
M 351.43851 (2000.0) P Q
n 0.41885479 Peri. 27.84694 +0.98366398 -0.09519263 T = 2458020.94024 JDT
a 1.7691326 Node 336.09517 -0.03589894 +0.72796151 q = 1.0202583
e 0.4233003 Incl. 22.15080 +0.17639850 +0.67897747 Earth MOID = 0.04430 AU
P 2.35 H 14.1 G 0.15 U 0
Di seguito animazione del suo flyby
In considerazione delle sue dimensioni e della sua relativa vicinanza alla Terra, da tempo sono state programmate sessioni osservative sia da parte di professionisti che astrofili.
Le osservazioni fotometriche effetuate daB. D. Warner avevano individuato un periodo di rotazione in 2.358 h con la presenza di un "satellite" da confermare con ulteriori osservazioni.
Le osservazioni effettuate con il radio-telescopio di Goldstone hanno permesso di scoprire che Florence è un sistema binario composto da due piccoli satelliti con un probabile diametro tra i 100 e 300 metri, il primo ruota intorno a Florence in circa 8 ore, l'altro più esterno in 22h.
Di seguito animazione dei due "Lune" di Florence.
Anche la Sezione di Ricerca Asteroidi dell UAI - Unione Astrofili Italiani - ha organizzato una campagna osservativa fotometrica con l'intento di riprendere la curva di luce dell'asteroide a vari angoli di fase. I primi risultati sono stati pubblicati da Lorenzo Franco (Balzaretto observatory A81) che la notte del 01/09/2017 ha ripreso l'asteroide detrminando un perido di rotazione in 2.36 h come dal garfico seguente
Utilizzando i filtri fotometri ha determinato l'indice di colore V-R in 0.57,
La notte del 03/09/2017 dall'osservatorio di San Marcello (104) abbiamo effettuato 4 sessioni fotometriche dalle ore 20:00 UT fino alle 02:00 riuscendo a ottenere un ulteriore curva di luce determinano un periodo di rotazione in 2.351 h cn un ampiezza di ~0.23 mag.
Di seguito il passaggio dell'asteroide durante una sessione osservativa.
Il lavoro è solo all'inizio, i media non ne parleranno più ma gli astrofili italiani continueranno ad osservare questo interessante oggetto per ottenere ulteriori dati scientifici.
I dati raccolti alla fine permetteranno di determinare con sufficiente precisione le caratteristiche di questo oggetto cercando di individuarne la morfologia, la composizione chimica e la sua forma, nonché di stimare eventuali effetti sulla sua orbita dei fenomeni non gravitazionali come appunto l'effetto YORP,
Spero che questo post sia solo introduzione di un lavoro piu ampio. UPDATE Siamo arrivati al 20 marzo 2018, quando Lorenzo Franco comunica che sul Minor Planet Bulleting è unscito l'articolo sul lavoro svolto sull'asteroide 3122 Florence- Una collaborazione tutta Italiana promossa dalla Sezione Asterodi dell' Unione Astrofili Italiani, che ha permesso di caratterzzare il PHA. Nell'immagine i partecipanti alla campagna osservativa.
Gli autori dell'articolo
Pochi gioni prima l'astroilo Giovanni Battista Casalnuovo mi ha inviato una stampa 3d in scala 1:100.000, dell'asteroide 5 cm di emozioni, 5 cm che ti permettono di toccare con mano un asteroide studiato, Davvero una cosa semplicemente sensazionale esaltate.
Modello 3d dell'asteroide 3122 Florence
Animazione
Sopra animazione che permette di vedere la forma da noi individuata dell'astroide 3122 Florence.
Salvo Pluchino responsabile delle Sezioni di Ricerca UAI ha presentato al
XIV Congresso Nazionale di Scienze Planetarie, 5 al 9 Febbraio 2018 Bormio (SO)
due POSTER della UAI Sezione asteroidi uno dei quali riporta i risultati sull'asteroide Florence.
Dopo un periodo di forzata assenza si ritorna ad osservare. Oltre all'attività sui NEOCP che ha raggiunto in questi giorni la quota di 180 circolari MPEC, siamo tronati ad osservare i TNO.
In considerazione delle sfavorevoli condizioni meteo abbiamo deciso di puntare il telescopio dell'osservatorio dellla montagna Pistoiese in una regione della costellazione del Pegaso con l'intento di identificare 2015 JH1 un asteroide apaprtenente ai Centauri che ha molte misure ma l'ultima risale all'ottobre del 2016.
Effettuato una serie di imamgini ognuna da 60 secondi siamo riusciti ad identificare e misurare il TNO che al mometo si trovava abbastanza vicino alla Terrra, poco oltre l'orbita di Giove.
Epoch 2017 Sept. 4.0 TT = JDT 2458000.5 MPC
M 13.66575 (2000.0) P Q
n 0.02300919 Peri. 70.09464 +0.01769826 +0.96894096 T = 2457406.57439 JDT
a 12.2424529 Node 205.17306 -0.98581858 +0.05808554 q = 3.5758973
e 0.7079101 Incl. 35.44274 +0.16687867 +0.24037365
P 42.8 H 13.4 G 0.15 U 0
From 169 observations at 4 oppositions, 2014-2017, mean residual 0".31.
Le nostre osservazioni sono indicate nella MPEC 2017-Q61 : DAILY ORBIT UPDATE (2017 AUG. 20 UT)
Di segito l'immagine da noi ottenuta, dalle effemeridi del MPC l'oggetto aveva una luminosità di 21.0 mag. con unn motion di 0.22"/min.