Un bella e fortunata recovery dell' asteroide 2014 QX432 è stata ottenuta la notte del 17 luglio 2017, come annunciata dalla circolare M.P.E.C. 2017-O12
L'asteroide era un oggetto della NEOCP ed è stato da noi osservato assieme agli alunni del liceo scientifico di San Marcello in osservatorio nell'ambito dell' attività alternanza scuola lavoro.
2014 QX432 è un PHA.
mercoledì 19 luglio 2017
domenica 9 luglio 2017
Asteroide (457175) 2008 GO98: una nuova QCH
La notte dell'8 aprile del 2006 dall'osservatorio astronomico Spacewatch at Kitt Peak viene scoperto un nuovo asteroide, inizialmente designato con la sigla 2008 GO98 e successivamente numerato (457175). Dagli elementi orbitali si determina che l'asteroide fa parte della famiglia Hilda, oggetti questi esterni alla fascia principale con le seguenti caratteristiche: 3.70 < a < 4.20; e < 0.30; i < 20. ( a semiasse maggiore, e eccentricità, i inclinazione)
Elementi orbitale asteroide (457175) 2008 GO98
Epoch 2017 Sept. 4.0 TT = JDT 2458000.5 MPC
M 47.05006 (2000.0) P Q
n 0.12496971 Peri. 53.41982 -0.41269882 +0.90898034 T = 2457624.00831 JDT
a 3.9621680 Node 192.60981 -0.89771168 -0.41679086 q = 2.8506201
e 0.2805403 Incl. 15.57167 -0.15425116 -0.00633440
P 7.89 H 13.3 G 0.15 U 0
From 229 observations at 7 oppositions, 2001-2017, mean residual 0".51.

Figura 1 – Grafico dell'orbita dell'asteroide (457175)
Questi oggetti sono in risonanza 3:2 con Giove che ne influenza in modo significativo la loro orbita, tanto che se potessimo vederli dall'alto vedremmo una figura a forma triangolare formata da migliaia di asteroidi.
Il loro afelio è opposto a quello di Giove o si trova a 60° da questo, come mostrato in figura 2.
Figura 2 – animazione: in rosa gli asteroidi della famiglia Hilda, in verde gli asteroidi Trojani che precedono e seguono Giove con un angolo di circa 60°.
L'asteroide (153) Hilda scoperto nel 1875 da Johann Palisa, dall'Osservatorio Navale Austriaco di Pola in Croazia, ha dimensioni di circa 170.6 km con un periodo orbitale di 7.9 anni.
E' il primo dei 3 780 oggetti che fanno parte di questa Famiglia. Studi fotometrici indicano che in questa zona del sistema solare la maggior parte degli asteroidi sono caratterizzati da un valore tassometrico di P-type e D-type con un basso albedo e un notevole arrossamento, caratteristica simile a molte comete Gioviane.
Parametro particolarmente interessante di questi oggetti è il valore di Tisserand rispetto a Giove che nel caso dell'asteroide (457175) è di 2.927. Questo valore viene utilizzato in modo approssimativo per distinguere gli asteroidi dalle comete: i primi hanno in genere un valore maggiore di 3, le seconde un valore compreso tra 2 e 3 (per le comete gioviane si fa riferimento al valore Tj riferito a Giove).
In figura 3 vengono mostrate alcune orbite caratteristiche di asteroidi e comete appratenti alla Famiglia gioviana (JFC), in comparazione con quella del pianeta gassoso.
Figura 3 – Comparazione di orbite di Comete appartenenti alla famiglia delle gioviane (JFC).
La notte del 3 luglio 2017 il telescopio Mt. Lemmon Survey (G96) nel corso della sessione alla ricerca di NEA (Near Earth Asteroid) nelle loro immagini hanno ripreso l'asteroide (457175) al momento con una luminosità di ~16.5 mag che mostrava una diffusa chioma di 7/8” e una coda con una lunghezza di ~15” con PA 260°. Le osservazione vengono successivamente confermate dall'osservatorio di Steward Observatory, Mt. Lemmon Station (I52).
Il Minor Planet Center alle 16:03 dello stesso giorno pubblica MPEC 2017-N50 con la quale annuncia l'attività cometaria dell'asteroide.
Dall'Osservatorio Astronomico della Montagna Pistoiese (codice MPC 104), i soci del GAMP Paolo Bacci e Martina Maestripieri utilizzando il telescopio da 0.60-m con focale di 2500mm e FOV 35'x35' con una risoluzione risultante di 2”/pixel effettuavano delle riprese dell'asteroide (457175).
Sommando le 50 immagini acquisite, sulla velocità angolare dell'oggetto, è stato possibile evidenziare che l'asteroide mostrava una chioma diffusa di 16'' arcosecondi e una coda lunga ~15.3 arcosecondi (circa 3 646 km) con PA di 247 così come mostrato in figura 4.
Figura 4 – A sinistra si evidenzia l'attività cometaria dell'asteroide (457175) nel cerchio verde; a destra la stessa immagine ingrandita in falsi colori per evidenziare i particolari.
La sera successiva, con le stesse modalità, è stato ripreso nuovamente l'oggetto al fine di verificarne l'attività cometaria anche in considerazione del fatto che nelle immagine acquisite la sera precedente, l'oggetto era in prossimità di una stella che potrebbe aver influenzato le misure effettuate.
Pertanto sono state acquisite 100 immagini che sommate con la tecnica dello Stack che hanno permesso di evidenziare le caratteristiche morfologiche dell'oggetto, nonostante la presenza della Luna illuminata al 98%. La chioma e la coda sono ben distinguibili nelle nuove immagini ottenute, con una coda estesa per 36 arcosecondi con PA 247, come mostrato in figura 5.
Figura 5 - Immagine dell'Asteroide (457175) ripreso alle 23:24 UT del 06/07/2017. A sinistra l'oggetto evidenziato con il cerchio verde dove si nota distintamente la chioma e la coda. A destra la stessa immagine ingrandita e con palette inverse per evidenziare le caratteristiche morfologiche dell'oggetto.
L'asteroide (457175) ha un MOID ( Minimum Orbital Intersection Distance) da Giove di 0.360 UA.
Dal sito della NASA JPL/HORIZONS, sono state estrapolate le effemeridi di Giove e dell'asteroide, relativamente al periodo 01/01/2011- 20/06/2017 con uno step di 10 giorni.
Graficando i dati relativi a “r” (distanza-Sole-oggetto) come in figura 6 si può notare che l'asteroide si è avvicinato al pianeta gassoso nell'Agosto del 2011, per poi raggiungere il Perielio in data 26/08/2016.
Figura 6 – a sinistra in rosso la distanza (in unità astronomiche) dal Sole di Giove e in blu quella dell'asteroide (457175); a destra la differenza tra le due distanze. La data è espressa in Giorni Giuliani (JD) e si è preso come riferimento l'epoca 2457000.
L'improvvisa attività cometaria dell'asteroide (457175) 2008 GO98, se pur inaspettata, non è un raro caso in questa zona del Sistema Solare. Gli oggetti conosciuti con l'acronimo di QHC ( quasi-Hilda comet) sono circa 20, tra questi indubbiamente il più famoso è la cometa Shoemaker-Levy 9 che nel 1994 ha impattato con il pianeta gassoso. Proprio a causa dell'orbita in risonanza 3:2 con Giove alcuni di questi oggetti sono stati temporaneamente catturati come satelliti e definiti come Temporary Satellite Capture (TSC) come le comete 82P Gehrels 3; 111P Helin-Roman-Crockett; P/1996 R2 (Lagerkvist).
Probabilmente l'asteroide (457175) 2008 GO98, verrà catalogato tra le comete QHC perdendo così la sua classificazione di asteroide della Famiglia Hilda.
Con il contributo della Sezione di Ricerca Comete ed il Progetto CARA, che misura le polveri delle comete con il metodo dell'Afrho, sarà importante seguire l'evoluzione della nuova cometa nei prossimi mesi ed anni con osservazioni programmate, al fine di caratterizzarne meglio la morfologia.
Paolo Bacci – Responsabile Sezione di ricerca Asteroidi UAI
Martina Maestripieri - GAMP Gruppo Astrofili Montagna Pistoiese
San Marcello Piteglio 08/07/2017
TNOs 22 mag
Osservazione di
corpi minori lontani: TNOs
Un'altra bella
soddisfazione per i soci del GAMP – Gruppo Astrofili Montagna
Pistoiese – che hanno in gestione l'Osservatorio Astronomico della
Montagna Pistoiese, struttura di proprietà del Comune di San
Marcello-Piteglio.
Il programma di ricerca
sui TNO ( trans-Neptunian object ), asteroidi che si trovano
oltre l'orbita di Nettuno ad una distanza di circa 40 UA (
5.984.000.000 km ), questa volta si è incentrato sulla misura
astrometrica di due oggetti peculiari con sigla provvisoria 2014
LM28 e 2015 AM281.
Utilizzando il
telescopio dell'osservatorio da 0.60-m, con un campo visivo di
35'x35' (FOV) ed una risoluzione di 2”/pixel, sono state acquisite
una serie di immagini che hanno permesso di identificare i due TNO.
Le osservazioni sono
state effettuate tra il 28 e 29 maggio 2017 quando 2014 LM28 era ad
una distanza di 16.78 UA (2.510.288.000 km), e 2015 AM281 si trovava
a 43.77 UA (6.547.992.000 km).
Sfruttando le
favorevoli condizioni meteorologiche e grazie ad un miglioramento
della collimazione delle ottiche effettuata alcuni giorni prima, è
stato possibile effettuare misure di posizione dei due oggetti che
avevano una luminosità al limite strumentale.
L'asteroide 2014 LM28
scoperto il 02/06/2014 ( M.P.E.C. 2016-N159
del 15/06/2016) finora era stato osservato soltanto dal telescopio
professionale da 1,5-m Pan-STARRS 1 Haleakala (codice MPC F51),
l'ultima misura risaliva al 29 marzo 2015.
L'oggetto con
dimensioni stimate in 25 Km, ed un'orbita fortemente eccentrica
e=0.93, con inclinazione di i=84.7, decisamente inusuale per questi
oggetti che in genere si attesta intorno a i=0, ha un periodo
siderale di 4 381 anni (!) tanto da far pensare che possa trattarsi
di una cometa.
All'epoca delle nostre
osservazioni dalle effemeridi del Minor Planet Center si
rilevava che 2014 LM28 aveva una luminosità di 22.3 mag. con motion
0.16”/min con PA 299.5; nelle nostre immagini è stata stimata una
luminosità di 22.0 mag. In figura 3 si evidenzia il TNO con un
cerchio di colore blu da noi osservato nelle due sessioni con un
intervallo di circa 22 ore.
Figura 3 –
Immagini dell' asteroide 2014 LM28 a ripreso alle ore 01:20 UT, a
sinistra alle ore 23:52
Le nostre
misure astrometriche, le uniche oltre a quelle dello scopritore,
hanno contribuito ad aggiornare leggermente i parametri orbitali e
migliorare l'incertezza della sua orbita che da un valore di U=1
adesso è U=0. I parametri orbitali e le osservazioni del TNO sono
pubblicate sul sito del MPC.
Per i soci del GAMP
Paolo Bacci e Martina Maestripieri è stata davvero una grande
soddisfazione riuscire a misurare un oggetto così peculiare,
riuscendo a sfruttare al limite strumentale il telescopio tanto da
poter ottenere il record dell'oggetto meno luminoso finora da noi
misurato.
Nello stesso periodo è
stato osservato l'asteroide 2015 AM281 scoperto dal telescopio
Pan-STARRS 1, Haleakala nel 2015 (come da M.P.E.C. 2016-O294
del 24/06/2016) .
L'asteroide è un TNO,
con un diametro di 260 km, con semiasse di 55,66 UA un'eccentricità
di 0,2, ed inclinazione di 26.6 gradi, impiega 415 anni per
percorrere un giro intorno al Sole.
Figura 4 – orbita del TNO 2015 AM281.
Le nostre misure
astrometriche hanno stimato la sua luminosità in 21.2 mag. in
accordo con le effemeridi del Minor Planet Center che lo
davano per 21.4 mag.-.
Anche in questo caso
l'osservatorio della Montagna Pistoiese risulta l'unico ad aver
misurato l'asteroide dopo la scoperta, l'ultima misura di posizione
risaliva al 3 maggio del 2015 come si evince dal sito del MPC.
Figura 5 –
Immagini riprese dall'osservatorio di San Marcello dell'asteroide
2015 AM281 nelle sere del 27/05/2017 e 28/05/2017.
Questo tipo di
attività, in genere poco seguita dagli astrofili, nonostante le
difficoltà oggettive dovute principalmente al fatto che si tratta di
oggetti molto deboli da osservare, utilizzando appropriate
metodologie e una programmazione osservativa, permette di ottenere
grandi soddisfazioni dando un notevole contributo allo studio di
questi oggetti così remoti.
Paolo Bacci -
Responsabile SdR Asteroidi UAI.
giovedì 11 maggio 2017
Milani e Bernardi intervista
Nell'ambito delle attività della Sezione di Ricerca Asteroidi
UAI uno dei principali compiti è sicuramente quello di effettuare un
“ponte” di collegamento tra il mondo dei professionisti e quello degli
astrofili.
L'attività svolta dagli amatori, come ben
sappiamo, nel campo degli asteroidi dà un fondamentale contributo ai
professionisti in particolare per quanto riguarda il follow-up dei NEA e
le curve di luce .
Grazie all'associazione Cascinese Astrofili, è stato possibile incontrare ed intervistare il Prof. MILANI Andrea
del dipartimento di matematica dell'università di Pisa, massimo esperto
mondiale nella calcolo delle orbite asteroidali e ideatore di NEODyS, assieme all'astronomo BERNARDI Fabrizio amministratore delegato di SpaceDys,
co-scopritore del famoso asteroide Apophis e di una cometa. Occasione
unica per poter parlare a 360 gradi con grandi esperti del settore i cui
consigli sono indubbiamente utili per tutti gli astrofili che si
occupano di questo settore.
Con le parole del Presidente dell'ACA ANTONACCI Domenico, presentiamo il video dell'intervista a Milani e Bernardi.
L’Associazione Cascinese Astrofili ritiene
opportuno far conoscere le realtà che sono presenti sul nostro
territorio e francamente quello di Cascina e Pisa offrono diversi
spunti.
Fra le realtà più interessanti spicca
sicuramente quella di Spacedys, presso il Polo tecnologico di Navacchio,
Cascina (PI), in collaborazione con il Dipartimento di Matematica
dell’Università di Pisa. Una realtà che si occupa del calcolo di orbite
di Asteroidi e Comete, ma anche di detriti spaziali. Spacedys svolge un
ruolo importante a livello internazionale, offrendo i propri servizi ad
enti come l’ESA, la NASA e il MPC.
Abbiamo quindi ritenuto opportuno
coinvolgere l' UAI ed in particolare il Resp. della Sezione di Ricerca
Asteroidi, Paolo Bacci e socio del GAMP
- Gruppo Astrofili Montagna Pistoia - per chiedere a Spacedys di
concederci un' intervista e di farne un video da rendere pubblico. ACA
crede molto nella divulgazione scientifica e nella collaborazione fra
professionisti ed amatori.
Un obiettivo raggiunto il 6 febbraio 2017 e di cui riteniamo opportuno ringraziare il Dott. Fabrizio Bernardi, il Prof. Andrea Milani ed il Sig. Paolo Bacci per averci concesso la loro preziosa collaborazione, nonché tutto lo staff di specialisti che lavorano presso Spacedys.
Auspichiamo sicuramente altre collaborazioni con UAI anche per il futuro.
Associazione Cascinese Astrofili
Il Presidente Domenico Antonacci
Link de Video
Paolo Bacci – responsabile Sezione di Ricerca Asteroidi UAI
domenica 23 aprile 2017
2014 JO25
L'atteso passaggio
ravvicinato dell'asteroide 2014 JO25 è trascorso, è come previsto
non vi sono stati pericoli per la Terra.
Il 19 aprile ha
raggiunto la minima distanza di 1.757.800 km - 4.5 volte la distanza
Terra-Luna - un' opportunità unica per cercare di avere maggiori
informazioni sulle caratteristiche fisiche dell'oggetto.
Scoperto nel maggio
2014 dall'osservatorio americano Catalina Sky Survey, progetto del
Near-Earth Objects Observations Program della NASA in collaborazione
con l'Università dell'Arizona, in funzione delle sua orbita e delle
sue dimensioni è catalogato dal Minor Planet Center come asteroide
PHA (Potentially Hazardous Asteroid) potenzialmente pericoloso.
Osservato in questi
giorni dal radio telescopio Goldstone della NASA è stato possibile
determinare la forma che presenta una similitudine alla cometa 67P
(osservata dalla missione Rosetta), apparentemente formato da due
lobi uniti le cui dimensioni complessive sono di circa 1000 metri,
con un periodo di rotazione sul proprio asse di circa 4.5 ore.
Immagine Radar
ottenuta dal radio-telescopio Goldstone. Fonte NASA
L'asteroide impiega
2.97 anni per compiere una rivoluzione intorno al Sole, motivo per il
quale si è avvicinato alla Terra nel 2014, nel 2017 e il prossimo si
verificherà nel 2020.
Il passaggio radente
del 2017 è stato al momento quello più ravvicinato e spettacolare
in quanto l'oggetto ha raggiunto una luminosità di 10.5 magnitudini.
Per confronto, in un cielo completamente buio, ad occhio nudo è
possibile vedere stelle fino alla 5.5 magnitudine.
In considerazione della
sua luminosità è stato possibile osservarlo anche con telescopi
amatoriali di piccole dimensioni.
La sera del 20 aprile
dall'osservatorio della Montagna Pistoiese, struttura del comune di
San Marcello-Piteglio, ii componenti del GAMP Gruppo Astrofili
Montagna Pistoiese - utilizzando il telescopio da 0.60-m hanno
osservato l'asteroide 2014 JO25, inviando le misure di posizione al
Minor Planet Center, ente che raccoglie le tutte le informazioni
sugli asteroidi, contribuendo così a migliorare la determinazione
dell'orbita.
Immagine dell'asteroide
204 JO25 ottenuta dall'osservatorio di San Marcello. Sono state
sommate vaie immagine per mostrare il percorso sulla volta celeste
dell'oggetto. A sinistra un immagine in falsi colori dove si
evidenzia la direzione del moto dell'asteroide con frecce di colore
verde.
Nella circostanza
l'asteroide è stato mostrato in diretta (vedasi video), con proiezione delle
immagini acquisite, ad un gruppo di studenti delle scuole elementari
di Massa che si trovavano in visita presso la struttura.
La sera del 22/04/2017 sono state acquisite 4 ore di immagini quando l'asteroide si trovava a si trovava a 0.065 UA dalla Terra (9.724.000 km).
di seguito il video del passaggio radente
lavori in corso ....
Una raccolta di
immagini e animazioni ottenute dagli astrofili italiani e disponibile
sul sito dell' UAI – Unione Astrofili Italiani – all'indirizzo:
http://divulgazione.uai.it/index.php/PASSAGGIO_ASTEROIDE_2014_JO25_19_APRILE_2017
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