La difficoltà di osservazione di questi oggetti è paragonabile a quella dei pianeti interni del Sistema Solare (Mercurio e Venere) che sono visibili solamente poco prima dell’alba o subito dopo il tramonto: questo fa sì che attualmente ne siano stati scoperti solamente 20 sui 20 000 NEA conosciuti.
Il 10 Giugno 2019 il telescopio professionale Palomar Mountain—ZTF (cod. MPC I41) con il suo strumento da 1.2 mt. scopre questo oggetto che viene poi inserito nella pagina NEOCP del Minor Planet Center per poter essere misurato e confemato da altri osservatori.
Non appena le condizioni meteo lo hanno reso possibile, anche Paolo Bacci e Martina Maestripieri dall’Osservatorio di San Marcello Pistoiese (cod. MPC 104) e Luca Buzzi da Schiaparelli Observatory, Varese (cod. MPC 204), la sera del 16 giugno si sono attivati per dare il loro importante contributo, riprendendo l’oggetto ed effettuandone le misure di posizione per confermarne la natura: l’asteroide aveva al momento una magnitudine di 18.5, quindi abbastanza luminoso, e si trovava ad una elongazione di 46° dal Sole e perciò osservabile, come detto, ad inizio serata.
Il 19 giugno esce poi la MPEC di scoperta di questo nuovo asteroide Atira 2019 LF6 con le misure astrometriche effettuate solamente da 6 osservatori di cui 2 italiani.
https://minorplanetcenter.net/mpec/K19/K19M45.html
Figura 1. Orbita dell’asteroide Atira 2019 LF6
2019 LF6 vanta
ben due primati: è l’asteoride che attualmente ha il periodo orbitale
più breve tra gli tutti gli asteroidi scoperti che è di 150 giorni (P
0.41), ed è quello con il semiasse a minore (0.55 UA).Secondo solo a 2019 AQ3 come afelio Q cioè il punto dell’orbita in cui raggiunge la distanza massima dal Sole, che in questo caso è di 0.79 UA.
E’ inoltre il terzo per dimensioni, in base alla magnitudine assoluta H di 17.2, oggetto quindi di dimensioni superiori a 1 km.
Tutti gli altri elementi orbitali di 2019 LF6 sono riportati nella tabella seguente.
Come in molte altre occasioni, anche in questo caso gli osservatori italiani, che sono tra i primi al mondo nel campo dell’astrometria, danno sempre il loro importante contributo alla scoperta e alla determinazione dell’orbita preliminare di questi oggetti peculiari, il che non può che essere un incentivo a continuare l’importante lavoro in questo settore dell’astronomia.
Martina Maestripieri e Paolo Bacci
GAMP – Gruppo Astrofili Montagna Pistoiese.
UAI – Unione Astrofili Italiani
Figura 2. I 20 Atira scoperti con i relativi elementi orbitali