La sera del 20 settembre, mentre eravamo in osservatorio giungeva un messaggio da Domenico Antonacci, informandoci che alle ore 21:36 circa aveva visto un bolide luminoso ad ovest.
La telecamera PRISMA del nostro osservatorio non ha registrato nessun "evento" questo significa che il meteorite non è stato ripreso e che quindi non sono stati acquisiti i frames singoli. Guardando nelle cartelle, nelle quali comunque vengono salvate le immagini, troviamo un frames nel quale si vede il bolide basso sull'orizzonte sud-Ovest
Immediatamente si è cercato di individuare un'ipotetica zona interessata all'evento.
Come si vede, la zona interessata dall'evento verosimilmente ricade in Sardegna-
Nel frattempo molte segnalazioni arrivano sui social, grazie alle quali è stato possibile determinare in modo più preciso la traiettoria.
Le osservazioni visuali confermano le previsioni da noi effettuate.
La notizia dell'avvistamento viene riportata il giorno successivo in varie testate on-linw: Repubblica, Ansa, Olbia ecc e sulla pagina del progetto PRISMA.
sabato 22 settembre 2018
sabato 25 agosto 2018
a caccia di comete con gli studenti

Premessa
Nell’ambito dell’attività
di alternanza scuola-lavoro, tramite il liceo scientifico E. Fermi di
San Marcello P.se, ho quest’anno scelto di svolgere tale impiego presso
l’Osservatorio Astronomico della Montagna Pistoiese, struttura pubblica
del Comune di San Marcello Piteglio. Ciò che mi ha spinto a tale
decisione, oltre al consiglio di amici e insegnanti, è stato il
desiderio di poter approfondire le mie conoscenze in tale campo che mi
ha da sempre molto affascinato.
Devo dire che alla fine,
questa attività ha soddisfatto le mie aspettative a pieno. Infatti oltre
allo svolgimento dell’attività di accoglienza, mi ha dato l’opportunità
di assistere sia a spiegazioni (come quelle sul sistema solare,
eclissi, struttura dell’universo, costellazioni, asteroidi e corpi
minori, archeoastronomia), sia alla parte più pratica dell’osservazione
(funzionamento e puntamento del telescopio, attività di ricerca notturna
e sviluppo delle immagini) ponendomi, così davanti, un quadro completo
del lavoro di un astrofilo. Infine, grazie a eventi come l’Asteroid Day,
e varie serate dedicate all’osservazione (eclissi lunare, “stelle
cadenti”, opposizione di Marte), ho potuto partecipare attivamente
all’attività usufruendo delle competenze acquisite (illustrazione
costellazioni, puntamento telescopio, intrattenimento del pubblico). Di
particolare interesse è stata l’attività di ricerca finalizzata allo
studio delle comete, oggetti assai affascinanti per conformazione e
composizione, di cui è stato possibile svolgere l’analisi delle polveri
emesse.
Introduzione
Le comete (termine che
deriva dal greco e che significa “dotato di chioma”) sono corpi celesti
composti da rocce mescolate a gas congelati, acqua, metano, ammoniaca e
polvere. Quando esse si trovano nelle vicinanze del Sole, avviene la
sublimazione delle sostanze volatili: la rarefatta atmosfera che si
forma intorno al nucleo prende il nome di chioma mentre la forza esercitata sulla chioma dal vento solare forma la cosiddetta coda che vediamo sempre in direzione opposta al Sole.
Figura 1 – Le caratteristiche principali di una cometa (nucleo, chioma, coda)
Alcune comete hanno
un’orbita ellittica e chiusa, che fanno sì che questi corpi celesti si
ripresentino periodicamente, mentre altre percorrono un’orbita aperta e
quindi passano solo una volta in prossimità del Sole.

Figura 2 – Schema dei tre tipi di orbita di una cometa
Esistono diverse
categorie di comete come quelle appartenenti alla famiglia delle
gioviane, JFC (Jupiter Family Comets), costituita da comete che hanno un
periodo orbitale compreso tra circa 5 e 20 anni.
Ci sono poi le comete a
corto periodo che percorrono la loro orbita in meno di 200 anni e le
comete a lungo periodo che, avendo un’orbita caratterizzata da una
elevata eccentricità, possono percorrerla in una lasso di tempo che va
dai 200 fino ad arrivare a migliaia o addirittura milioni di anni.
In considerazione di
questo, si pensa che le prime provengano dalla zona del Sistema Solare
chiamata fascia di Kuiper o da quella del Disco Diffuso, mentre le
seconde dai confini del Sistema Solare, cioè dalla Nube di Oort.

Figura 3 –
Rappresentazione grafica del Sistema Solare con la Fascia di Kuiper (30
– 50 UA) e Nube di Oort (oltre 5000 UA) da dove provengono la maggior
parte delle comete
Metodo
Utilizzando il telescopio
principale da 0,60-m f/4 abbinato al CCD Moravian G8003 monocromatico,
utilizzato a binninig 4×4 con risoluzione di 1.85”/pixel e FOV 25’x19′ e
ruota porta filtri, in data 19 agosto 2018 abbiamo acquisito le
immagini di sei comete indicate in Tabella 1 con l’intento di studiare
la morfologia e misurare l’emissione di polveri tramite Afrho che è il
prodotto di tre quantità: A (albedo), f (filling factor), rho (raggio
della finestra circolare utilizzata per la fotometria); questo valore è
riferito alle polveri emesse dalle comete [1].
Per le comete più
luminose si è utilizzato il filtro R (non fotometrico) mentre per le
altre più deboli, le immagini sono state effettuate in luminanza. Per
ogni cometa sono state acquisite un sufficiente numero di immagini come
indicato in Tabella 3, le quali sono state sommate o mediate tra loro
per ottenere le misure. Per quanto concerne la cometa 29P al momento
delle riprese era troppo vicina ad una stella luminosa per cui non è
stato possibile ottenere misure.
Le immagini ottenute sono
state sommate o mediate sul motion della cometa e tramite il software
Wafrho versione 2.6 di Roberto Trabatti della Sezione Comete [2] dell’
UAI – Unione Astrofili Italiani – e del progetto CARA[3] sono state
analizzate le immagini per determinare il valore Afrho come indicato in
Tabella 3. Per ogni cometa sono stati estrapolati gli elementi orbitali
dal sito JPL Small-Body Database Browser[4] (Tabella 1), mentre dal
Minor Planet Center [5] sono stati acquisiti i dati relativi alle
effemeridi (Tabella 2).
Per ogni cometa, inoltre,
si è provveduto a calcolare, all’epoca dell’osservazione, i giorni al
perielio come indicato in Tabella 3.
Risultati
Dall’analisi dei
risultati si è notato che la cometa a lungo periodo C/2017 M4 ATLAS ha
una forte emissione di polveri nonostante si trovi ancora lontano dal
Sole ad una distanza di 3,5 UA; a Gennaio del 2019 raggiungerà il
perielio per cui è probabile che nei prossimi mesi si possa notare un
aumento della quantità di polveri emesse. Al contrario la C/2018 C2 ha
l’emissione più bassa da noi rilevata, nonostante si trovi a poco più di
2 UA dal Sole, dopo averlo superato. La cometa periodica 21P è
particolarmente attiva in quanto si trova in prossimità del Sole e la
sua luminosità sta man mano aumentando tanto da renderla l’oggetto
chiomato attualmente più luminoso.

In Figura 4 si
mettono in correlazione la distanza dal Sole delle comete con le misure
Afrho ottenute, mentre in Figura 5 vengono indicati i giorni al
perielio, la magnitudine delle comete e il valore Afrho.
Figura 3 –
Rappresentazione grafica del Sistema Solare con la Fascia di Kuiper (30 –
50 UA) e Nube di Oort (oltre 5000 UA) da dove provengono la maggior
parte delle comete
Metodo
Utilizzando il telescopio
principale da 0,60-m f/4 abbinato al CCD Moravian G8003 monocromatico,
utilizzato a binninig 4×4 con risoluzione di 1.85”/pixel e FOV 25’x19′ e
ruota porta filtri, in data 19 agosto 2018 abbiamo acquisito le
immagini di sei comete indicate in Tabella 1 con l’intento di studiare
la morfologia e misurare l’emissione di polveri tramite Afrho che è il
prodotto di tre quantità: A (albedo), f (filling factor), rho (raggio
della finestra circolare utilizzata per la fotometria); questo valore è
riferito alle polveri emesse dalle comete [1].
Per le comete più
luminose si è utilizzato il filtro R (non fotometrico) mentre per le
altre più deboli, le immagini sono state effettuate in luminanza. Per
ogni cometa sono state acquisite un sufficiente numero di immagini come
indicato in Tabella 3, le quali sono state sommate o mediate tra loro
per ottenere le misure. Per quanto concerne la cometa 29P al momento
delle riprese era troppo vicina ad una stella luminosa per cui non è
stato possibile ottenere misure.
Le immagini ottenute sono
state sommate o mediate sul motion della cometa e tramite il software
Wafrho versione 2.6 di Roberto Trabatti della Sezione Comete [2] dell’
UAI – Unione Astrofili Italiani – e del progetto CARA[3] sono state
analizzate le immagini per determinare il valore Afrho come indicato in
Tabella 3. Per ogni cometa sono stati estrapolati gli elementi orbitali
dal sito JPL Small-Body Database Browser[4] (Tabella 1), mentre dal
Minor Planet Center [5] sono stati acquisiti i dati relativi alle
effemeridi (Tabella 2).
Per ogni cometa, inoltre,
si è provveduto a calcolare, all’epoca dell’osservazione, i giorni al
perielio come indicato in Tabella 3.
Risultati
Dall’analisi dei
risultati si è notato che la cometa a lungo periodo C/2017 M4 ATLAS ha
una forte emissione di polveri nonostante si trovi ancora lontano dal
Sole ad una distanza di 3,5 UA; a Gennaio del 2019 raggiungerà il
perielio per cui è probabile che nei prossimi mesi si possa notare un
aumento della quantità di polveri emesse. Al contrario la C/2018 C2 ha
l’emissione più bassa da noi rilevata, nonostante si trovi a poco più di
2 UA dal Sole, dopo averlo superato. La cometa periodica 21P è
particolarmente attiva in quanto si trova in prossimità del Sole e la
sua luminosità sta man mano aumentando tanto da renderla l’oggetto
chiomato attualmente più luminoso.
In Figura 4 si mettono in
correlazione la distanza dal Sole delle comete con le misure Afrho
ottenute, mentre in Figura 5 vengono indicati i giorni al perielio, la
magnitudine delle comete e il valore Afrho.
Autori
Simone Sisi – studente 4° Liceo Scientifico Istituto Omnicomprensivo San Marcello Pistoiese
Paolo Bacci GAMP – Gruppo Astrofili Montagna Pistoiese
Martina Maestripieri GAMP – Gruppo Astrofili Montagna Pistoiese
Bibliografia
[1] Af[rho] – semplificato in Afrho che cosa è www.astrocavezzo.it
[2] Sezione Comete UAI http://comete.uai.it/
[3] CARA Project http://cara.uai.it/
[4] JPL https://cneos.jpl.nasa.gov/
[5] Minor Planet Center https://www.minorplanetcenter.net/
FIGURE

Figura 4 – Correlazione tra la distanza dal Sole della cometa ed il valore Afrho trovato.

Figura 5 – Giorni al perielio, magnitudine delle comete. Il colore rappresenta la quantità Afrho.
TABELLE
Cometa
|
e
|
a
|
q
|
i
|
node
|
peri
|
tp
|
Periodo
|
C/2018 C2
Lemmon
|
1,0017
|
-1125,8
|
1,95
|
34,45
|
91,14
|
134,13
|
22/02/2018
|
|
C/2017
M4 ATLAS
|
1,0010
|
-2980,5
|
3,25
|
105,65
|
65,86
|
167,63
|
18/01/2019
|
|
21P Giacobini-Zinner
|
0,710
|
3,499
|
1,01
|
32,00
|
195,40
|
172,83
|
10/09/2018
|
6,55
|
29P/Schwassmann-Wachmann
|
0,054
|
5,988
|
5,71
|
9,39
|
312,63
|
48,48
|
05/06/2004
|
14,65
|
46P
Wirtanen
|
0,658
|
3,089
|
1,05
|
11,74
|
82,16
|
356,34
|
12/12/2018
|
5,43
|
78P
Gehrels
|
0,461
|
3,735
|
2,01
|
6,25
|
210,54
|
192,91
|
25/10/2004
|
7,22
|
Tabella 1 – Nella prima
colonna viene indicata la sigla e il nome della cometa, nella seconda
l’eccentricità, nella terza il semiasse, nella quarta il perielio, nella
quinta l’inclinazione, nella sesta il nodo ascendente, nella settima
l’argomento del perielio, nell’ottava la data del passaggio al perielio e
nell’ultima il periodo orbitale.
Cometa
|
D
|
r
|
El
|
Ph
|
m1
|
C/2018 C2 Lemmon
|
1,92
|
2,17
|
90,1
|
27,7
|
17,8
|
C/2017 M4 ATLAS
|
3,37
|
3,55
|
91,8
|
16,5
|
14,2
|
21P G-Z
|
0,46
|
1,06
|
83
|
71,1
|
7,7
|
29P/S-W
|
4,83
|
5,77
|
155,7
|
4,0
|
15,0
|
46P/Wirtanen
|
0,95
|
1,77
|
130,1
|
1,25
|
17,6
|
78P/Gehrels
|
1,66
|
2,66
|
170
|
3,4
|
15,1
|
Tabella 2 – Nella prima
colonna viene indicata la sigla e il nome della cometa, nella seconda la
distanza dalla Terra in UA, nella terza la distanza dal Sole in UA,
nella quarta l’elongazione, nella quinta l’angolo di fase, nella sesta
la magnitudine.
Cometa
|
Immagini – Tempo di posa
|
Filtro Utilizzato
|
Afrho
(cm)
|
Giorni
al Perielio
|
C/2018 C2 Lemmon
|
30 30 sec
|
Unfilter
|
25
|
78
|
C/2017 M4 ATLAS
|
49 30 sec
|
Unfilter
|
920
|
-152
|
21P Giacobini-Zinner
|
100 5 sec
|
Filtro R
|
/
|
|
29P/Schwassmann-Wachmann
|
39 30 sec
|
Filtro R
|
659
|
-22
|
46P/Wirtanen
|
60 30 sec
|
Unfilter
|
60
|
-115
|
78P/Gehrels
|
30 30 sec
|
Filtro R
|
204
|
-226
|
Tabella 3 – Nella prima
colonna viene indicata la sigla e il nome della cometa, nella seconda il
primo valore corrisponde al numero di immagini acquisite ed il secondo
il tempo di esposizione di ciascuna, nella terza il tipo di filtro
utilizzato al momento della ripresa, nella quarta il valore Afrho
relativo ad una distanza media di circa 4000 km dal nucleo, nell’ultima i
giorni prima o dopo il passaggio al perielio.
domenica 19 agosto 2018
Bolide 18 agosto 2018
Verso le ore 20:55 è stato avvistato in direzione Est un bolide molto
luminoso, alcuni riferiscono di aver sentito anche un boato.
In attesa di avere ulteriori informazioni sull'evento, sono state visionate le immagini della telecamera All-sky installata presso l'Osservatorio Astronomico della Montagna Pistoiese, che fa parte del progetto PRISMA.
Il GAMP . Gruppo Astrofili Montagna Pistoiese - è stato uno tra i primi osservatori italiani ad aderire a PRISMA dell' INAF: un networ di telecamere per rilevare bolidi luminosi visibili su tutto il territorio nazionale il cui ultimo fine è quello di riuscire ad trovare eventuali frammenti meteoritici.
Le immagini ottenute dalla nostra telecamera alle ore 18:55 UT mostrano una scia luminosa ad est, molto bassa sull'orizzonte.
Ulteriori analisi dovrebbero ermettere di determinare la luminosità del bolide - non era ancora notte - confrontandola con la luce della Luna che si trovava a fase 0.57.
Altre telecamere PRISMA sono riuscite a catturare la meteore ciò potrebbe permettere di determinare con sufficiente precisione l'orbita del bolide.
Nell'immagine a destra la ripresa della telecamera con riportate le coordinate celesti AR e Dec. Con un quadratino di colore giallo si evienzia la scia lasciata dal bolide. Viene inotre indicata la Luna. A sinistra un ingrandimento della scia in falsi colori per evidenziarla. Risulta avere una lungezza di oltre 5°.
Seguiranno ulteriori aggiornamenti.
Le telecamere della rete PRISMA di Trieste e Capua hanno documentato l'evento.
Nell'immagine seguente le tracce del bolide sono state assemblate in un unica immagine. Il Nord è in basso, l' Est a destra.
Partendo dall'immagine con i 3 detector ho provato a determinare la traittoria del bolide, in modo molto approssimativo. Il risultato e abbastanza coerente con quello pubblicato sul portale PRISMA.
Ulteriore anaisi delle tra immagini
Approssimativamente l'evento avrebbe avuto luogo a circa 84 Km e terminato a 64 km. (in modo molto approssimativo ).
Sul quotidiano LA NAZIONE una descriizone dell'evento
In attesa di avere ulteriori informazioni sull'evento, sono state visionate le immagini della telecamera All-sky installata presso l'Osservatorio Astronomico della Montagna Pistoiese, che fa parte del progetto PRISMA.
Il GAMP . Gruppo Astrofili Montagna Pistoiese - è stato uno tra i primi osservatori italiani ad aderire a PRISMA dell' INAF: un networ di telecamere per rilevare bolidi luminosi visibili su tutto il territorio nazionale il cui ultimo fine è quello di riuscire ad trovare eventuali frammenti meteoritici.
Le immagini ottenute dalla nostra telecamera alle ore 18:55 UT mostrano una scia luminosa ad est, molto bassa sull'orizzonte.
Ulteriori analisi dovrebbero ermettere di determinare la luminosità del bolide - non era ancora notte - confrontandola con la luce della Luna che si trovava a fase 0.57.
Altre telecamere PRISMA sono riuscite a catturare la meteore ciò potrebbe permettere di determinare con sufficiente precisione l'orbita del bolide.
Nell'immagine a destra la ripresa della telecamera con riportate le coordinate celesti AR e Dec. Con un quadratino di colore giallo si evienzia la scia lasciata dal bolide. Viene inotre indicata la Luna. A sinistra un ingrandimento della scia in falsi colori per evidenziarla. Risulta avere una lungezza di oltre 5°.
Seguiranno ulteriori aggiornamenti.
Le telecamere della rete PRISMA di Trieste e Capua hanno documentato l'evento.
Nell'immagine seguente le tracce del bolide sono state assemblate in un unica immagine. Il Nord è in basso, l' Est a destra.
Ulteriore anaisi delle tra immagini
Approssimativamente l'evento avrebbe avuto luogo a circa 84 Km e terminato a 64 km. (in modo molto approssimativo ).
Sul quotidiano LA NAZIONE una descriizone dell'evento
mercoledì 1 agosto 2018
Eclisse Totale di Luna
Il 27 luglio 2018 il nostro satellite è stato oscurato dall'ombra terrestre in quella che è stata definita l'eclissi totale di Luna del Secolo per la sua durata di ben 1 ora e 43 minuti.
Superfluo sottolineare quanto i mass media abbiamo pubblicizzato l'evento dell'anno, dando così la possibilità alle associazioni astrofili di tutta italia di fare il pienone.
Anche il GAMP - Gruppo Astrofili Montagna Pistoiese - ha organizzato una serata speciale, facendo registrare il tutto esaurito. Oltre 500 persone si sono presentate in osservatorio e nell'adiacente Parco delle Stelle, riscuotendo un notevole successo anche sui media locali (Pisa - Pistoia - Coelum, ecc)
Il servizio di TVL
Abbimao realizzato anche una diretta streaming ottennendo un discreto numero di visualizzazioni.
La Luna come previsto, fa capolino dalle montagne ad Est alle ore 21:10, quando l'ombra della Terra l'aveva già morsicata per circa la metà del suo diametro. Il rossore della parte illuminata, dovuto alla sua bassa altezza sull'orizzonte, rendendo lo spettacolo affascinate. Il cielo ancora chiaro di un azzuro mare, ad ovest glì ultimi bagliori di un tramonto rendevano il paesaggio surreale.
E così alle 21:30 inizia la totalità. la Luna si tinge di rosso, rosso sangue, scuro tanto che non è visibile nella macchina fotografica.
Man mano che il tempo passa il cielo si scurisce e cosi possiamo assitestere ad uno spettacolo che toglie il fiato: ad ovet Venere l'oggetto più spendente nel cielo, vicino al meridiano Giove, seguito dal signore degli anelli Saturno, la Luna che alle 22:20 circa nel massimo della totalità si tinge di un rosso scuro e poco sotto Marte che ha raggiunto l'opposizione sembra enorme.
Il cielo stellato, tagliato da quella candida luce biancastra della Via Lattea che sembra taglare in due la volta celeste.
E così in questa insolità notte, le emozioni hanno il sopravento sull'aspetto scientifico abbandonandosi in quell'infinito firmamento dove lo sguardo si perde incredulo.
In un attimo ti rendi conto di essere tutt'uno con quell'universo e il pensiero ti porta lontano, come in un macchina del tempo. Provi ad immaginare cosa hanno provato i primi essere pensanti che abitavano questo insignificante , ma così importante corpo celeste che è la nostra casa.
La Luna, che per gli antichi regolava il tempo assieme al Sole, all'improvviso viene oscurata lentamente per poi assumere un colore tetro.
Assitendo a quello strano fenomeno ti rendi conto come gli antichi abbiano attributito un valore di così fondamentale importanza al nostro satellite, e cenrtamente il suo colore cosi intenso non doveva presagire nulla di buono.
Poi all'improvviso la sua luminostà aumenta nuovamente e pian piano ritorna a rispendere come sempre. In poco tempo la sfera celeste viene irraggiata dalla luce lunare e le stelle spariscono in quel chiarore perdendosi.
In quei 103 minuti di totalità rivedi le incisioni nei più antichi reperti archeologici, risenti risuonare le melodie, ascolti le lodi e le poesie che inneggiano alla Luna, vedi il piede di Neil Armstrong, e inevitabilmente ascolti The dark side of the Moon dei Pink Floyd.
In questo viaggio nel tempo comprendi quanto sei fortunato. In miglia di anni uomini lungimiranti, curiosi, determinati e dotati di immense doti, ci hanno permesso di comprendere con semplicità l'estrema complessità della natura.
E così oggi, aprendo un APP del telefonino, possiamo sapere con anticipo ed estrema precisione le cose celesti. Lo facciamo con una facilità disarmante, quasi con superficilità, come se tutto ciò fosse ovvio, pronti ad assistere al prossimo spettacolo sia esso terreste o celeste.
Guardo ancora una volta la Luna, ormai quasi interamente illuminata dalla luce solare.
Il pubblico per lo più se ne è andato, infondo la totalità è terminata da tempo. Già, TEMPO, questa strana entità-grandenza, tic-tac, TIME (in The dark side of the Moon).
Non abbiamo mai TEMPO, sempre di corsa, e cosi anche per questa eclisse ( si, si puo dire anche cosi oltre a eclissi). Lo spettacolo è finito, anche se non sono scorsi i titoli di coda, ritorniamo alle nostre importanti faccende.
Ancora un po di TEMPO per gurdare la Luna, e per cercare di comprendere quanto noi essere intelligenti abbiamo fatto di bene e di male al nostro "amato" pianeta, alla nostra UNICA casa.
Manca ancora poco TEMPO alla fine dell'eclissi del secolo, è il pensiero va a Pietro, mio nonno, che fin da quando ero piccolo mi racocntava dello spettacolo dell'eclissi di Sola e Luna.
E cosi per una volta ho vissuto il mio TEMPO.
Animazione dell'Eclise ripresa dalla telecamera PRISMA. (clicca per ingrandire)
Superfluo sottolineare quanto i mass media abbiamo pubblicizzato l'evento dell'anno, dando così la possibilità alle associazioni astrofili di tutta italia di fare il pienone.
Anche il GAMP - Gruppo Astrofili Montagna Pistoiese - ha organizzato una serata speciale, facendo registrare il tutto esaurito. Oltre 500 persone si sono presentate in osservatorio e nell'adiacente Parco delle Stelle, riscuotendo un notevole successo anche sui media locali (Pisa - Pistoia - Coelum, ecc)
Abbimao realizzato anche una diretta streaming ottennendo un discreto numero di visualizzazioni.
La Luna come previsto, fa capolino dalle montagne ad Est alle ore 21:10, quando l'ombra della Terra l'aveva già morsicata per circa la metà del suo diametro. Il rossore della parte illuminata, dovuto alla sua bassa altezza sull'orizzonte, rendendo lo spettacolo affascinate. Il cielo ancora chiaro di un azzuro mare, ad ovest glì ultimi bagliori di un tramonto rendevano il paesaggio surreale.
E così alle 21:30 inizia la totalità. la Luna si tinge di rosso, rosso sangue, scuro tanto che non è visibile nella macchina fotografica.
Man mano che il tempo passa il cielo si scurisce e cosi possiamo assitestere ad uno spettacolo che toglie il fiato: ad ovet Venere l'oggetto più spendente nel cielo, vicino al meridiano Giove, seguito dal signore degli anelli Saturno, la Luna che alle 22:20 circa nel massimo della totalità si tinge di un rosso scuro e poco sotto Marte che ha raggiunto l'opposizione sembra enorme.
Il cielo stellato, tagliato da quella candida luce biancastra della Via Lattea che sembra taglare in due la volta celeste.
E così in questa insolità notte, le emozioni hanno il sopravento sull'aspetto scientifico abbandonandosi in quell'infinito firmamento dove lo sguardo si perde incredulo.
In un attimo ti rendi conto di essere tutt'uno con quell'universo e il pensiero ti porta lontano, come in un macchina del tempo. Provi ad immaginare cosa hanno provato i primi essere pensanti che abitavano questo insignificante , ma così importante corpo celeste che è la nostra casa.
La Luna, che per gli antichi regolava il tempo assieme al Sole, all'improvviso viene oscurata lentamente per poi assumere un colore tetro.
Assitendo a quello strano fenomeno ti rendi conto come gli antichi abbiano attributito un valore di così fondamentale importanza al nostro satellite, e cenrtamente il suo colore cosi intenso non doveva presagire nulla di buono.
Poi all'improvviso la sua luminostà aumenta nuovamente e pian piano ritorna a rispendere come sempre. In poco tempo la sfera celeste viene irraggiata dalla luce lunare e le stelle spariscono in quel chiarore perdendosi.
In quei 103 minuti di totalità rivedi le incisioni nei più antichi reperti archeologici, risenti risuonare le melodie, ascolti le lodi e le poesie che inneggiano alla Luna, vedi il piede di Neil Armstrong, e inevitabilmente ascolti The dark side of the Moon dei Pink Floyd.
In questo viaggio nel tempo comprendi quanto sei fortunato. In miglia di anni uomini lungimiranti, curiosi, determinati e dotati di immense doti, ci hanno permesso di comprendere con semplicità l'estrema complessità della natura.
E così oggi, aprendo un APP del telefonino, possiamo sapere con anticipo ed estrema precisione le cose celesti. Lo facciamo con una facilità disarmante, quasi con superficilità, come se tutto ciò fosse ovvio, pronti ad assistere al prossimo spettacolo sia esso terreste o celeste.
Guardo ancora una volta la Luna, ormai quasi interamente illuminata dalla luce solare.
Il pubblico per lo più se ne è andato, infondo la totalità è terminata da tempo. Già, TEMPO, questa strana entità-grandenza, tic-tac, TIME (in The dark side of the Moon).
![]() |
Time - Pink Floyd Roger Water Lucca 2018 |
Non abbiamo mai TEMPO, sempre di corsa, e cosi anche per questa eclisse ( si, si puo dire anche cosi oltre a eclissi). Lo spettacolo è finito, anche se non sono scorsi i titoli di coda, ritorniamo alle nostre importanti faccende.
Ancora un po di TEMPO per gurdare la Luna, e per cercare di comprendere quanto noi essere intelligenti abbiamo fatto di bene e di male al nostro "amato" pianeta, alla nostra UNICA casa.
Manca ancora poco TEMPO alla fine dell'eclissi del secolo, è il pensiero va a Pietro, mio nonno, che fin da quando ero piccolo mi racocntava dello spettacolo dell'eclissi di Sola e Luna.
E cosi per una volta ho vissuto il mio TEMPO.
Animazione dell'Eclise ripresa dalla telecamera PRISMA. (clicca per ingrandire)
sabato 7 luglio 2018
21P
Dall'osservatorio della Montagna Pistoiese è stat ripresa la cometa 21P Giacobini-Zinner, appartenete alla famiglia delle comete Gioviane.
Scoperta il 20 dicembre del 1900. La particolarità della sua orbita fa si che la cometa venga influenzata dalla forza gravitazionale di Giove.
La cometa è stata oggetto di studio della sonda International Cometary Explorer, che ha attraversato la sua coda di plasma l'11 settembre 1985.
di seguito l'immagine ottenuta ed elaborata da mauro facchini dell'osservatorio di Cavezzo, mentre attraversa la Via Lattea
Scoperta il 20 dicembre del 1900. La particolarità della sua orbita fa si che la cometa venga influenzata dalla forza gravitazionale di Giove.
La cometa è stata oggetto di studio della sonda International Cometary Explorer, che ha attraversato la sua coda di plasma l'11 settembre 1985.
di seguito l'immagine ottenuta ed elaborata da mauro facchini dell'osservatorio di Cavezzo, mentre attraversa la Via Lattea
Epoch 2018 Mar. 23.0 TT = JDT 2458200.5
T 2018 Sept. 10.2750 TT MPCW
q 1.012868 (2000.0) P Q
n 0.1506228 Peri. 172.8531 +0.9846348 -0.1034559 T = 2458371.77501 JDT
a 3.498450 Node 195.3962 +0.1221366 +0.9837799 q = 1.0128685
e 0.710481 Incl. 31.9980 +0.1248077 -0.1465399 Earth MOID = 0.01632 AU
P 6.54
Di seguita il diagramma della sua orbita
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